
FIRENZE
La moglie di uno dei membri della commissione della gara per il trasporto pubblico locale, vinta da Autolinee Toscane, è una componente dell’Organismo Indipendente di Valutazione (Oiv) della Regione Toscana.
E’ un dettaglio che non è sfuggito alla guardia di finanza, che in una delle informative che ha preceduto le perquisizioni nei confronti dei sette indagati e di altri soggetti, lo ha messo nero su bianco. Nadezda Sergeeva, 43 anni, origini russe, è infatti la moglie del professor Stefano Pozzoli, il già commissario straordinario del Carnevale di Viareggio indagato dalla procura di Firenze per turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto per il trasporto pubblico locale.
Sergeeva, che tra il 2014 e il 2017 è stata rappresentante legale dello studio Pozzoli, è uno dei 3 membri che ha il compito di effettuare una valutazione del personale della giunta regionale e degli enti dipendenti (tipo l’Arpat, ad esempio), incarico per il quale ogni componente dell’Oiv percepisce un rimborso di 13mila euro annui.
Il particolare è stato preso in considerazione dagli inquirenti riguardo alla "presunta incompatibilità" di Pozzoli con il ruolo di commissario nella gara in cui i ’francesi’ di Autolinee Toscane si sono aggiudicati per undici anni il trasporto locale su gomma, un appalto del valore complessivo di quasi 4 miliardi di euro contro cui gli sconfitti del consorzio Mobit hanno presentato esposti in procura.
Scavando nei propri archivi, la finanza ha rispolverato una vecchia informativa destinata alla Corte dei Conti in cui Ataf concedeva, in quota parte, un mutuo infruttifero di quasi due milioni di euro a Ratp International tramite il consorzio Rasena. In quel periodo, tra il 2001 e il 2004, Pozzoli ha fatto parte del collegio sindacale di Ataf. Pozzoli è stato poi sindaco effettivo di Alexa, una società di Ratp, nonché presidente del collegio sindacale di Sviluppo Toscana, spa con unico socio la Regione, e sindaco e presidente del collegio sindacale di Firenze Fiera, altra spa di cui la Regione detiene il 32%.
Per Pozzoli non vi erano motivi di conflitto d’interesse: così ha certificato con una dichiarazione seguente al suo decreto di nomina con cui, nel luglio del 2015, ha assunto il ruolo di commissario della gara oggi sott’inchiesta.
Gli indagati sono sette. Il più illustre è il governatore Enrico Rossi; oltre a lui i quattro commissari di gara (Stefano Pozzoli, Mario Sebastiani, Patrizia Lattarulo e la ligure Gabriella Rolandelli) e due dirigenti, Ivana Malvaso e Riccardo Buffoni. Quest’ultimo, che era responsabile del procedimento, si è recentemente dimesso. Al suo posto è stata nominata ’Rup’ la dottoressa Francesca Barucci.
stefano brogioni