LORENZO OTTANELLI
Cronaca

Torna in auge Lulli, genio barocco. Sardelli dirige al Maggio il Gran Gala

Domenica sera la Sala Mehta apre le porte al musicista livornese e al maestro Lastrucci: "Un onore"

di Lorenzo Ottanelli

"Non omnia possumus omnes", non tutti possiamo tutto. È scritto su un clavicembalo del 2004, costruito da Paolo Fanciullacci, in un salotto ricolmo di storia, in un appartamento che è una vera e propria opera d’arte, che non solo ricorda il barocco, ma lo incarna. Siamo nella casa di Porta Romana di Federico Maria Sardelli, che quel clavicembalo lo ha dipinto e davanti al quale è seduto, insieme a Carlo Fuortes, sovrintendente del Maggio musicale fiorentino, al Maestro Samuele Lastrucci e a Barbara Tosti di Fondazione CR Firenze. Ospiti del Maestro, pittore, fumettista e studioso, che ci racconta, con in mano un bastone a scandire il tempo, il ‘Gran Gala Lulli’, il concerto che domenica sera alle 20 vedrà sul palco della Sala Zubin Mehta del Teatro del Maggio la musica di Giovanni Battista Lulli e di Marin Marais per la rassegna ‘Maggio aperto’ (per info: www.maggiofiorentino.com).

Lulli, fiorentino di nascita e naturalizzato francese, fu uno dei "fari del barocco e del Seicento italiano", insieme a Monteverdi. Marin Marais, invece, fu suo allievo. A dirigere la serata saranno proprio Sardelli e Lastrucci con gli ensembles che dirigono e che hanno creato: Modo Antiquo e il Coro de’ I Musici del Gran Principe. Insieme, i due musicisti e direttori, tre anni fa hanno anche dato vita all’Istituto Giovanni Battista Lulli (per il quale chiedono al Comune una mano per trovare una sede).

Ad aprire le danze della presentazione di questo ‘Gran Gala Lulli’ è, però, Carlo Fuortes, che si dice "orgoglioso di poter ospitare la musica barocca al Maggio. In questo modo allarghiamo il nostro pubblico. E lo facciamo all’interno del cartellone dell’87esimo Festival". Ma è Sardelli a ringraziare Fuortes perché per lui "il Maggio è un po’ come una seconda casa, dopo Modo Antiquo. Ed è bello poter tornare con Lulli, sulle cui composizioni si sono ispirati in tanti, tra i quali Bach e Haendel". Saranno, infatti, tre le composizioni di musica sacra del compositore fiorentino che apriranno la serata: un piccolo e un grande mottetto, intervallato da un entrée des combattents del ‘Thesée’, dirette da Lastrucci. Ci sarà poi un breve stacco con la ‘Pièce in trio’ di Marin Marais. Il concerto si concluderà, poi, con quattro composizioni dirette da Sardelli: estratti de ‘Il borghese gentiluomo’, un pianto italiano dal ‘Psyché’, una marcia del ‘Thésée’ e un passacaille dell’’Armide’.

"Sono davvero onorato di poter dirigere al Maggio, è la mia prima volta su un palco così importante – ha concluso Lastrucci–. È con orgoglio che annuncio anche la presenza del Centre de musique baroque de Versailles – il più importante ente sullo studio della musica barocca –, che sarà per la prima volta in Italia".