Scandicci, terrore nei negozi: "Sono entrati in 15"

La titolare di un’erboristeria ha provato a tenerli a bada ma i clienti erano spaventati. Poi il problema dello spaccio

Terrore nei negozi  "Sono entrati in 15"

Terrore nei negozi "Sono entrati in 15"

Scandicci (Firenze), 12 marzo 2023 – Sotto assedio. I commercianti della zona tra piazza Togliatti e piazza Resistenza, si trovano spesso sotto scacco per le incursioni dei ‘ragazzini terribili’. I più colpiti sono i commercianti della zona del centro Rogers, dove c’è il centro commerciale naturale ‘La Maschera’. Il presidente, Alessandro Giglioli da tempo ha lanciato grida d’allarme, ma non è il solo.

"Nel mio negozio sono entrati un mese fa circa – ha detto Vittoriano Farsetti, Ottica Giglio, che è anche il presidente del centro commerciale naturale Città Futura (quello che racchiude tutto il centro di Scandicci) – e in questa zona specifica non sono stato il solo. Chiediamo da tempo una maggiore presenza delle forze dell’ordine perché la situazione è delicata: basta poco per lasciarla sfuggire".

Sabrina De Luca (erboristeria Le Mie Erbe) è stata ‘visitata’ un paio di settimane fa. "Erano una quindicina – racconta – sono entrati nel negozio facendo chiasso; io vengo da Roma, in precedenza facevo la farmacista e ho subito diverse rapine a mano armata. Non mi sono impressionata, ho provato a tenerli a bada. Ma i clienti che erano nel negozio erano atterriti. Vorremo maggiori controlli, controlli mirati, visto che i ragazzini più agitati sono sempre qui. Sono volti noti".

Lorela Ramohitaj, del bar Friends racconta anche un’altra faccia della medaglia: "E’ vero, questi gruppi di maleducati disturbano. Ma c’è di peggio. Penso ad alcuni quaranta cinquantenni, scandiccesi doc, che arrivano qui, visto che siamo tra i pochi aperti fino a tardi. Con loro c’è da stare attenti davvero, abbiamo segnalato alle forze dell’ordine queste situazioni. Vorremmo fossero risolte perché da soli con queste persone è davvero difficile".

Tra coloro che hanno avuto la visita della baby gang c’è anche Fabrizio Pisani della gioielleria omonima. "Facevano la voce grossa – racconta – non ci siamo lasciati intimidire. Ma la situazione va avanti ormai da troppo tempo; fuori dal nostro negozio c’è lo spaccio in diretta e nessuno se ne cura".

"Le baby gang – ha detto ancora Andrea Panichi di Mangia divino in piazza Togliatti – sono solo la punta dell’iceberg. Servirebbero politiche vere per aiutare il commercio. Non ne vediamo".

F.Morv.

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