Telecamere e veleni La Lega non fa sconti

Il Comune installa 15 nuovi apparecchi, il consigliere . Salvadori esalta il ruolo avuto dal partito di Salvini

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Telecamere in città tra installazioni e polemiche. E’ in fase di ultimazione sul territorio comunale scandiccese l’installazione di 15 nuove telecamere, 7 di queste sono dotate di un sistema di lettura delle targhe e completeranno il sistema di controllo agli accessi della città. Le altre otto telecamere funzioneranno invece come occhi elettronici in zone nevralgiche del territorio, per la sicurezza e la prevenzione contro la criminalità diffusa. Con i nuovi arrivi le telecamere pubbliche nel comune di Scandicci presto aumenteranno a 78. Il costo dell’operazione è di 116mila euro, 46mila dei quali finanziati da un bando statale per i fondi destinati alla videosorveglianza nei comuni.

Ma oltre alle installazioni, a Scandicci si è aperta anche la polemica politica "Le telecamere – attacca il consigliere della Lega, Alessandro Salvadori – sono state installate a seguito delle numerose richieste degli esercenti della zona, esasperati dai ripetuti furti che hanno causato migliaia di euro di danni, incassi sottratti e il crollo della percezione della sicurezza. Ma a spingere in questa direzione, sono state le richieste che la Lega ha presentato nel corso degli anni all’amministrazione comunale con vari atti presentati in consiglio comunale e che finalmente vede concretizzarsi. Le telecamere installate – insiste Salvadori – sono collegate a delle centrali operative delle forze dell’ordine, in modo da permettere a carabinieri, polizia, polizia municipale ma anche a 118, Protezione civile e vigili del fuoco di visionare le immagini e disporre di uno strumento di controllo idoneo, utile anche a prevenire e a individuare i responsabili dei reati".

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