Teatro Studio, avanti tutta. Nella storia dei travagliati cantieri cittadini, quello per il recupero del Teatro di via Donizetti, è sicuramente un motivo d’orgoglio per l’amministrazione, vista la velocità con la quale procede l’intervento di recupero. Secondo il documento denominato "Teatro Studio Mila Pieralli dalla coprogettazione alla governance" redatto dal gruppo di lavoro chiamato per far tornare questo luogo di promozione culturale agli antichi fasti: Il Teatro rimarrà un luogo di produzione culturale teatrale, ma si aprirà anche ad altri luoghi della città con l’idea di poter avere altri spazi in gestione sul territorio di Scandicci.
La suggestione, quella del partenariato speciale pubblico e privato, è stata indicata come la più congrua. "Abbiamo lavorato tanto – ha detto la sindaca Claudia Sereni al momento della presentazione del rapporto – cercando di andare oltre la nostra storia proiettando il Teatro Studio nella contemporaneità, integrando al nostro altri punti di vista di chi lavora a pieno titolo nel mondo dello spettacolo dal vivo all’interno del panorama nazionale, di chi vive e lavora nel nostro territorio e fruisce dei servizi culturali a vario titolo. Il percorso ci ha permesso di andare oltre a noi stessi, partendo dalle nostre radici, senza porci limiti nella scelta culturale e gestionale arrivando a definire le linee programmatiche che potranno fare la differenza nel successo del Nuovo Teatro Studio" Dal 2016 l’Amministrazione comunale ha internalizzato i servizi bibliotecari e culturali e le attività conseguenti, tra esse anche la gestione del Teatro Studio Mila Pieralli. Dal 2016 al 2021, la gestione del teatro è stata affidata alla Fondazione Teatro della Toscana ed il Teatro Studio Mila Pieralli è entrato a far parte dei teatri diretti dal Teatro Nazionale.
L’immobile è sotto manutenzione straordinaria e per tale motivo non potrà ospitare manifestazioni culturali per il periodo nel quale si svolgeranno i lavori; l’obiettivo è riconsegnarlo entro la prima metà del prossimo anno. I lavori cambieranno il bolto di questa struttura, nata come avanguardia anche progettuale, ma che negli anni ha mostrato tutti i limiti per un uso intensivo.
Fabrizio Morviducci