"Sciopero" dei taxi all'aeroporto di Firenze

I tassisti hanno portato i viaggiatori allo scalo, senza sostare nel parcheggio. Viaggiatori su tramvia e bus. Braccio di ferro sul canone annuo

Viaggiatori atterrati a Peretola salgono sulla tramvia

Viaggiatori atterrati a Peretola salgono sulla tramvia

Firenze, 17 febbbraio 2020 - Primo giorno di protesta per i tassisti fiorentini che contestano il canone annuo da 50mila euro complessivi (60 euro per taxi) richiesto da Toscana Aeroporti per sostare all'aeroporto di Peretola: in giornata i taxi hanno regolarmente trasportato i passeggeri all'aeroporto ma non hanno sostato presso lo scalo, tornando subito indietro. I passeggeri in arrivo a Firenze hanno fatto ricorso a tram e pullman per raggiungere la città. Toscana Aeroporti lamenta come non vi sia stato riscontro, dopo 11 mesi, da parte dei tassisti sulla bozza dell'accordo concordato sugli interventi per dare alla categoria maggiore visibilità. «L'Aeroporto - si legge in una nota - considera il taxi un prezioso servizio pubblico ma non può garantire loro un trattamento diverso rispetto ad altre categorie come autobus e ncc». Toscana Aeroporti ritiene infatti necessario adottare un criterio di equità verso tutti i soggetti coinvolti. «Per creare la nuova corsia richiesta dai taxi, Toscana Aeroporti - si legge ancora nella nota - ha rinunciato a 40 stalli auto. per compensare i relativi mancati guadagni. Per questo la società ritiene necessario un contributo da parte dei taxi».

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