Tavolini, il piano oggi in Consiglio Spazi dimezzati nel centro storico

La delibera al voto con oltre 40 emendamenti delle opposizioni. Stamani ultimi accorgimenti di Gianassi. Nell’area Unesco un solo posto auto anziché due riservato alle attività. Il nodo del parere dei condomini

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di Emanuele Baldi

Tavolini all’aperto, è il giorno X con la delibera di giunta sul nuovo piano per il 2022 – tutt’altro che condiviso – pronta a sbarcare, carica di 43 emendamenti delle opposizioni, in consiglio comunale per la (scontata) approvazione dell’assemblea di Palazzo Vecchio a trazione Pd.

Stamani, secondo quanto si apprende, l’assessore al commercio Federico Gianassi, deus ex machina del provvedimento, farà un ultimo punto con i colleghi prima di sottoporre il documento in Consiglio.

Possibile qualche accorgimento per trovare un punto di equilibrio tra le istanze di residenti e comitati "preoccupati da una nuova invasione di sedie e tavolini in ogni dove con la sparizione dei posti macchina", delle associazioni di categoria che spingono a più non posso per il ritorno della ’licenza straordinaria’ e delle opposizioni che hanno chiesto di tutto un po’, dagli spazi senza obbligo di consumazione, a diverse date di fine del piano, alla possibilità di consentire anche ai negozi di alimentari di usufruire del permesso.

Il fulcro di tutto il provvedimento dell’assessore Gianassi ruota però su due fondamentali punti che distinguono il nuovo piano dai vecchi, regole più stringenti per evitare che qualcuno se ne approfitti e apparecchi ovunque e un maggior rigore nei controlli.

In soldoni insomma il Comune avverte: se prima si è chiuso un occhio vista l’emergenza e le casse delle attività desolatamente vuote, d’ora in poi sarà pugno di ferro contro l’anarchia da marciapiede. La delibera (che adotterà stavolta il criterio di stagionalità, dal 31 marzo al 31 ottobre) prevede due modelli differenti, uno per le concessioni di suolo pubblico in area Unesco e l’altro per il resto della città. Verranno ridotte le concessioni (più vincoli sugli spazi) e al contempo incrementate le sanzioni per violazioni al regolamento. Ma la novità big sarà che "in alcuni casi" per inserire i tavolini sarà richiesto il consenso del condominio (questione che presta già il fianco a diverse contestazioni).

Secondo quanto si apprende, per tutelare i residenti del centro, nell’area Unesco ogni attività potrà ’occupare’ un posto auto al massimo e non più due (si presume dunque che con un numero uguale o simile di richieste di permessi il 50% dei parcheggi in più rispetto ai mesi scorsi dovrebbe essere garantito).

Il suolo pubblico - altro punto di scontro - sarà gratuito finché lo ordinerà il governo. Quando cioè Roma delegherà la faccenda agli enti locali a Firenze sarà necessario pagare qualcosa per beneficiare degli spazi esterni. Ultimo nodo da sciogliere: le aree pedonali. In tanti hanno chiesto di evitare stavolta le distese di tavolini (vedi piazza Santo Spirito).

Il problema dovrebbe essere ovviato mettendo un paletto sui perimetri (massimo 12 metri lineari di occupazione di suolo pubblico all’esterno di ciascuna attività con la possibilià concessa ai locali di ’consorziarsi’).

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