Tassa sui rifiuti, l’attacco di Italia Viva: "Differenziata all’85 per cento, ma Tari non scende"

Il capogruppo di Italia Viva a Sesto critica il mancato aumento della Tari per quest'anno, sottolineando l'incremento costante dei costi di gestione e la necessità di impianti per i rifiuti. Auspica una riduzione della pressione fiscale e evidenzia un avanzo di bilancio.

Tassa sui rifiuti, l’attacco di Italia Viva: "Differenziata all’85 per cento, ma Tari non scende"

Tassa sui rifiuti, l’attacco di Italia Viva: "Differenziata all’85 per cento, ma Tari non scende"

Il mancato aumento della Tari? Solo una cosa effimera e limitata a quest’anno. La tesi è sostenuta dal capogruppo di Italia Viva iabriele Toccafondi dopo l’approvazione, nell’ultimo consiglio , del rendiconto di gestione 2023 del Comune: "A Sesto – sottolinea - si differenzia l’85% dei rifiuti e nel 2024 la cifra Tari raggiunge quasi i 13 milioni di euro e negli ultimi 5 anni è sempre costantemente aumentata al pari dell’aumento della raccolta differenziata. Il paradosso si raddoppia perché quest’anno la Tari non aumenta ma i costi di gestione sì, solo che se ne farà carico l’ente gestore ovvero Alia Multiutility. Non capisco perché quest’anno, solo quest’anno, e chissà perché proprio quest’anno, la Multiutility, che l’anno scorso ha distribuito dividendi per 33 milioni, ha deciso di farsi carico degli aumenti e presumo non prevederà quindi grandi dividendi nel 2024. Il problema è che i costi di raccolta e conferimento dei rifiuti aumentano perché non abbiamo i necessari impianti, in questa campagna elettorale spero che ogni partito prenda posizion non cambiamo idea". Toccafondi auspica anche che l’amministrazione comunale abbassi la pressione fiscale: "Basta volerlo fare – sottolinea - confido nella pressante richiesta del Pd. Il 2023 si chiude con un risultato di esercizio di 32 milioni e con un avanzo da poter utilizzare di quasi 7 milioni, significa che il Comune incassa di più di quanto ha bisogno. Peccato che il Governo diminuisca alcuni trasferimenti ma il margine per abbassare le tasse c’è". Il consigliere IV sbalza anche alcune voci del bilancio, ad esempio quella dei "proventi da sanzioni": "nel 2021 – dice - era di 4,3 milioni, nel 2022 4,8 milioni, nel 2023 arriviamo a 5,2 milioni. In due anni è aumentata di 1 milione, ovvero del 25%".

S.N.