
di Sandra Nistri
Le lamentele sull’aumento esponenziale della Tari erano emerse da tempo ma, in effetti, parecchi sestesi ancora non sanno quale cifra saranno tenuti a pagare, entro fine anno, per la tassa sui rifiuti. Sono tante le famiglie del territorio che ancora non hanno ricevuto per posta i bollettini anche se l’invio degli avvisi di pagamento del saldo Tari 2022, con scadenza 31 dicembre, è stato predisposto via posta ordinaria dall’Ufficio Tributi comunale già a fine novembre. Tuttavia, ad oggi, in diverse zone del territorio nonostante la scadenza imminente non risulta avvenuta la consegna. Impossibile, però, avere il numero esatto dei bollettini non recapitati perché non sono tracciabili. Fra l’altro, al momento non sono neppure accessibili i servizi di pagamento online per un inconveniente tecnico. "L’Ufficio tributi – spiega l’assessore ai Tributi Massimo Labanca – ha predisposto gli invii per tempo ma, con l’approssimarsi della scadenza, ha iniziato a ricevere segnalazioni da cittadini a cui l’avviso cartaceo non era arrivato. Negli ultimi giorni il numero delle chiamate ha reso evidente che non si è trattato di disservizi isolati, ma di un problema diffuso. L’Ufficio si è subito messo a disposizione inviandoe, a chi ne abbia fatto richiesta, il modulo F24 per e-mail. Precisiamo che non saranno applicati interessi o sanzioni ai ritardati pagamenti riconducibili alla consegna non tempestiva degli avvisi".
Il problema del mancato arrivo della Tari era emerso prima di Natale quando alcune chiamate per chiedere chiarimenti erano arrivate agli uffici comunali, ma solo in questi giorni le segnalazioni si sono moltiplicate. Per questo ieri il Comune ha pubblicato sul proprio sito e diffuso sui social un avviso con le modalità da seguire in caso di mancato arrivo della Tari: chi non avesse ricevuto il bollettino può richiedere l’invio del modello F24 per e-mail contattando l’Ufficio Tributi ai numeri 0554496236-310-311-400 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, o scrivendo a: [email protected]
Visto il problema che non dipende certo dalla cattiva volontà dei contribuenti - come ha chiarito l’assessore - non saranno applicati interessi o sanzioni ai ritardi dei pagamenti da imputare alla consegna non tempestiva degli avvisi.