REDAZIONE FIRENZE

Svendita di cavalli di razza: "Distratti 330mila euro"

FIRENZE

Tra le contestazioni mosse agli amministratori del Centro Ippico Toscano c’è quella di aver depauperato e svenduto il patrimonio di cavalli.

Nel 2017, stando all’attivo dello stato patrimoniale, alla posta ‘parco cavalli’ veniva attribuito il valore di 418mila euro. Ma nel corso dell’anno, si assottiglierà fino a poco più di 50mila euro. Cos’è successo al patrimonio di quadrupedi che poteva vantare il Centro Ippico Toscano?

Secondo un veterinario, nominato consulente della procura, la cessione di alcuni esemplari alla “Velvety Riddle Unipessoal” nasconde qualcosa.

Secondo il consulente, c’è stata un’enorme minusvalenza, visto che è stato riscontrato un credito da parte del Cit – che per altro risulta non riscosso – di appena 8mila euro, quando in realtà avevano un valore di 256mila euro.

Altra discrepanza nella vendita di un cavallo che secondo la stima valeva 80mila euro: ne sono entrati in cassa 33mila, con una minusvalenza di oltre 46mila euro.

Secondo il curatore, infine, un altro esemplare sarebbe stato venduto a un quinto del suo reale valore: 7mila euro anziché 35mila. Per la procura, con queste operazioni sarebbero stati distratti complessivamente 322mila euro.

Di questa accusa, devono rispondere quattro degli ultimi cinque membri del consiglio direttivo del Centro Ippico in carica dal 28 dicembre del 2016 al 4 aprile del 2019.

Si tratta del presidente, Marco Papucci, e dei tre consiglieri Oliviero Fani (che ha ricoperto anche la carica di presidente), Alessandro Burberi e Maurizio Lazzarini.

ste.bro.