"Subito per i negozi la cedolare secca"

E’ allo studio del governo l’introduzione della cedolare secca al 21% per gli affitti commerciali, che in un unico tributo accorpa tutte le altre spese quali imposta di registro, imposta di bollo, Irpef e addizionali. E’ una misura positiva per Confcommercio Toscana: "I vantaggi – spiega il direttore regionale Marinoni – andrebbero a ricadere sia sul locatore, che può beneficiare di una tassazione agevolata, sia sul conduttore, che si vedrebbe ‘congelato’ il canone per l’intera durata del contratto poiché la scelta della cedolare – in capo al proprietario del bene – implica la rinuncia alla facoltà di chiedere l’aggiornamento canone, incluse le variazioni Istat". Tecnicamente non serve nemmeno un nuovo contratto. "E’ plausibile – fa presente Marinoni - che il locatore debba solo comunicare all’Agenzia delle entrate l’esercizio dell’opzione, ma su questo attendiamo disposizioni". La novità potrebbe funzionare anche da incentivo alla ricollocazione dei fondi sfitti. "Ci sono aree delle nostre città dove il progressivo arretrare dei negozi ha creato vuoti dolorosi, spazi vulnerabili lasciati all’incuria e al degrado, con la conseguenza di un peggioramento della vivibilità perché il commercio, non scordiamolo, oltre a fornire un servizio ha anche una funzione di presidio sociale e di sicurezza".

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