Studentati e caro affitti. Dsu a sindaco e rettrice: "Ora un tavolo comune"

Il presidente Del Medico in merito ai cambi di destinazione urbanistica "Per missione ci rivolgiamo agli studenti che non hanno mezzi economici .

Studentati e caro affitti. Dsu a sindaco e rettrice: "Ora un tavolo comune"

Studentati e caro affitti. Dsu a sindaco e rettrice: "Ora un tavolo comune"

"L’Azienda regionale per il Diritto allo studio della Toscana viene continuamente evocata nel dibattito ma ancora non è stata ufficialmente coinvolta". Marco Del Medico, presidente Dsu Toscana, interviene così nel botta e risposta fra la rettrice dell’Università degli studi di Firenze Alessandra Petrucci e il primo inquilino di Palazzo Vecchio Dario Nardella in merito ai cambi di destinazione urbanistica per la creazione di studentati. Un cambio che servirebbe per dare risposte al problema del caro affitti e alle difficoltà di reperire alloggi da parte degli studenti. "Ritengo la partecipazione del Dsu Toscana a un eventuale tavolo di discussione strategica per la pianificazione di interventi che possono offrire soluzioni pubbliche alla crescente pressione abitativa studentesca a prezzi calmierati" precisa Del Medico riferendosi all’incontro che il sindaco ha intenzione di organizzare nei prossimi giorni con la rettrice. "Al momento l’Azienda Dsu non ha partecipato al confronto sulla possibilità di poter diventare gestore di immobili di proprietà dell’Ateneo oggetto di possibile vendita a privati e di successiva trasformazione in residenze universitarie" sottolinae ancora Del Medico ricordando che il "Dsu Toscana per missione istituzionale, per quanto concerne le residenze universitarie, si rivolge esclusivamente al segmento studentesco dei privi di mezzi economici offrendo gratuitamente un alloggio nelle proprie strutture a coloro che posseggono determinati requisiti Isee senza ricavarne un compenso". Per Del Medico, quindi, l’invito a un tavolo di confronto non è tanto una questione di ’buone maniere’ ma di compentenza. Perché in questo modo l’Azienda regionale per il Diritto allo studio della Toscana può "offrire il proprio contributo e le proprie competenze alla definizione di progetti di sviluppo urbanistico sulla residenzialità studentesca".

Lo scontro tra Palazzo Vecchio e l’Università di Firenze è nato per il mancato assenso del sindaco alle osservazioni dell’ateneo sul piano operativo comunale. La facoltà aveva chiesto che nel Poc venisse concessa la conversione di alcuni immobili con funzioni pubbliche in strutture turistico-ricettive (gli studentati di via Maragliano, via Donizetti e via San Bonaventura). La richiesta nasceva per far fronte alle spese per il trasferimento della facoltà d’Agraria a Sesto, un progetto da 90 milioni.