Stragi nazisti e risarcimenti negati ai familiari. La lotta del Comune su giornali e tv straniere

La vicenda dei mancati ristori ai parenti delle vittime delle stragi nazifasciste nel Chianti diventa un caso nazionale e internazionale. La trasmissione "Mi manda Rai 3" e i giornali austriaci e tedeschi si occupano della questione, mentre un coordinamento pubblico toscano si oppone all'Avvocatura dello Stato.

Stragi nazisti e  risarcimenti negati ai familiari. La lotta del Comune su giornali e tv straniere

Stragi nazisti e risarcimenti negati ai familiari. La lotta del Comune su giornali e tv straniere

BARBERINO TAVARNELLE

Diventa un caso di respiro nazionale e addirittura internazionale, la vicenda dei mancati ristori ai parenti delle vittime delle stragi nazifasciste avvenute nel luglio del 1944 nel Chianti. Ad occuparsi della vicenda giudiziaria che ha visto l’Avvocatura dello Stato opporsi all’indennizzo stabilito dal Tribunale di Firenze a favore di Mirella Lotti, è la trasmissione tv "Mi manda Rai 3". Oltre che a ripercorrere la vicenda dell’eccidio di Pratale, Rai 3 ha voluto mettere a fuoco il coro di dissenso istituzionale che ha trovato spazio ed espressione unitaria e condivisa nella nascita di un coordinamento pubblico, costituito da 26 comuni toscani, voluto per iniziativa del sindaco David Baroncelli. L’obiettivo della rete regionale, supportato dalla Regione, è quello di alzare la voce contro l’Avvocatura dello Stato in difesa dei cittadini e dei familiari delle vittime che hanno chiesto di poter accedere al fondo di garanzia istituito appositamente dallo stesso Stato nel 2022. Sono stati intervistati i sindaci David Baroncelli di Barberino Tavarnelle e Maurizio Verona di Stazzema, il senatore Dario Parrini e gli avvocati Vittoria Hayun e Iacopo Casetti che seguono i casi di Pratale e San Donato in Poggio. Ma della questione ne hanno parlato anche i giornali tedeschi e austriaci. Un articolo della giornalista Andrea Affaticati è stato pubblicato in occasione del Giorno della Memoria, sul giornale "Kurier", il terzo quotidiano più venduto in Austria. E anche gli organi di informazione tedeschi hanno cominciato ad accendere i riflettori intorno al caso. Tra gli altri si è occupato della questione il giornalista Julius Müller-Meiningen di Augsburger Allgemeine e Badische Zeitung.

Andrea Settefonti