Strade a pezzi, l’agonia dei paesi Da Firenzuola a Marradi, che disastro La mappa della viabilità interrotta

Dalle regionali alle vicinali, le arterie dell’Alto Mugello sono in condizioni pietose. Palazzuolo isolata. Intere frazioni prive di collegamento. Il punto dei sindaci: "Partiamo il prima possibile con i lavori".

di Paolo Guidotti

È un lungo elenco di strade interrotte, e neppure è facile enumerarle tutte per fare un quadro della disastrosa situazione della viabilità in Alto Mugello. Il più rapido e sbrigativo è il sindaco di Palazzuolo sul Senio: "Quali strade di collegamento sono chiuse? Tutte." Moschetti spiega: "Sono tutte chiuse, perché tutte insicure. E’ permesso il transito ai veicoli di pubblica utilità – tipo l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità-, scortati dalla protezione civile, oltre ai mezzi di soccorso".

Sono quindi ancora chiuse al traffico, in attesa di lavori di rimozione delle frane la strada provinciale 306, che conduce a Marradi e verso Casola Valsenio, la provinciale 477 che collega Palazzuolo con il Mugello e Firenze, e la 32 che arriva da Palazzuolo a Firenzuola.

A Marradi l’elenco è più lungo. "La situazione è drammatica – dice il sindaco Tommaso Triberti -. A ora un cittadino con la propria auto può andare soltanto verso Borgo . Perché è aperta al traffico la strada regionale 302 Brisighellese Ravennate, pur con senso unico alternato sul passo della Colla". Per il resto è un bollettino di guerra: a Gamberaldi non ci si arriva e gli abitanti sono stati evacuati; la strada verso Palazzuolo ora è riaperta ma solo ai mezzi di emergenza. Poi c’è il "cimitero" – riferito alle strade – della frazione di Lutirano: lì sono chiuse la provinciale 20 che da Sant’Adriano conduce fino a Modigliana, la provinciale 29 che porta a Lutirano, e la strada della Cavallara, che conduce a Badia del Borgo e a Lutirano. Sono già in corso lavori di rimozione di quanto caduto sulle carreggiate, per cercare di riaprire intanto ai veicoli dell’emergenza. Chiusa anche la strada che da Marradi conduceva a Tredozio: dalle condizioni in cui è, sarà difficile vederla riaperta. E quella strada franata ha portato anche al collasso dell’acquedotto di Lutirano, dove adesso le abitazioni non hanno acqua e vengono riforniti dai Vigili del Fuoco: "I geologi hanno avviato le valutazioni, insieme agli ingegneri idraulici – dice Triberti – Poi partiremo quanto prima con i lavori di somma urgenza".

A Firenzuola, comune tra i più estesi della Toscana, di strade ce ne sono tante, e l’elenco delle frane è lunghissimo. Giampiero Buti, sindaco e geometra, ieri ha ricevuto il presidente Giani, per fare la conta dei disastri, ma fin da subito si è messo al lavoro per gli interventi più urgenti. Almeno per quelli possibili. "La Piancaldolese è stata liberata – dice –, anche la 610 è stata riaperta e Coniale è raggiungibile, mentre rimane da rimuovere la frana a Moraduccio: ci lavora oggi la Città Metropolitana. La comunale di Bordignano è chiusa per frana, e ancora una ventina di persone sono isolate. E’ chiuso un tratto della strada comunale Visignano – Monti, e un tratto tra il Poggio di Piancaldoli e Monte La Fine, detta la Panoramica, interrotta da una bruttissima frana. Sono chiuse anche alcune vicinali, Casovana e Rapezzo, dove però è a buon punto la pulizia".

Paolo Guidotti

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