FIRENZE
E’ tornato “sul luogo del delitto“, dove non sarebbe dovuto tornare per un espresso divieto del giudice.
Ma lo stalker non ha resistito al richiamo di ripresentarsi a casa della mamma.
Non ha però fatto i conti con il braccialetto elettronico che gli era stato apposto proprio per evitare che potesse avvicinarsi e reiterare le condotte per cui era già stato fermato.
Per lui, è dunque scattato l’arresto.
E’ successo venerdì pomeriggio. A procedere sono stati i carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia del capoluogo.
In manette è finito un 32enne.
Lo scorso marzo, l’uomo era stato raggiunto da un’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla mamma e ai luoghi dalla stessa frequentati, con l’applicazione del noto e, rivelatosi provvidenziale, braccialetto elettronico.
A pochi attimi dall’attivazione dell’allarme squillato nella Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri, segno di un avvicinamento del giovane alla madre o alla casa di quest’ultima, i militari del Nucleo Radiomobile sono accorsi presso l’abitazione della donna, sita nel quartiere di Legnaia, dove hanno trovato il giovane 32enne in uno stato di assoluta calma e tranquillità.
Nell’abitazione nessuna traccia della madre che, non presente all’atto dell’accesso in casa, è stata contattata telefonicamente dai carabinieri per verificarne le condizioni di salute e allo scopo di escludere se le fosse occorso qualcosa.
Fortunatamente non era successo niente ma il giovane, sorpreso in palese violazione del provvedimento restrittivo, è stato quindi allontanato dall’abitazione e tratto in arresto in flagranza di reato.
Ristretto per una notte presso la camera di sicurezza della stazione carabinieri Firenze Santa Maria Novella, è stato poi condotto in tribunale, ieri, per il processo per direttissima, dove l’arresto è stato convalidato e applicata nuovamente la misura cautelare a protezione della mamma.
r.c.