REDAZIONE FIRENZE

Stadio e cittadella olimpica Il progetto per il 2032

L’idea di Fiorenza: "Un percorso di avvicinamento tra Comune e Fiorentina". Un project financing di 99 anni con un guadagno certo per l’investitore

Restyling dello stadio e cittadella olimpica in vista del 2032. Non c’è una sola ipotesi in campo. Ma quella messa a punto da Giorgio Fiorenza, giudice tributario, presidente del cda dell’Educandato della Santissima Annunziata è forse la prima. Personaggio conosciuto in città e in particolare a Campo di Marte , visto che è nato in viale Malta e da sempre risiede proprio nel quadrante dello Stadio Franchi, Fiorenza da candidato civico alle Regionali, ha ascoltato cittadini, tifosi, residenti, negozianti e ne ha tirato fuori un progetto per la ’rinascita’ non solo del Franchi ma di tutta l’area. Quel progetto ora potrebbe essere la base per dare il via a quello che Fiorenza definisce "un percorso di riavvicinamento" fra Palazzo Vecchio e la società viola. "Per una volta – è il suo auspicio – cerchiamo di tifare tutti per la Fiorentina e non contro la Juventus".

Ed ecco – a grandi linee – la proposta in realtà molto articolata che Fiorenza e il suo staff hanno messo nero su bianco.

La premessa. In vista della candidatura di Firenze-Bologna per le Olimpiadi del 2032, il restyling dello stadio rappresenta una grande opportunità. ’Allargando’ la visione alla cittadella olimpica, è evidente l’utile che si verrà a creare sia per l’investitore (con un project financing) che per il Comune. Tenendo conto che la candidatura ai Giochi del 2032 andrebbe depositato nel 2025 a quell’epoca – secondo Fiorenza – sia lo stadio che la struttura immobiliare polifunzionale (che potrebbe ospitare la sede del Cio, sala stampa, ricettività di alcune rappresentative più a “rischio” e molto altro ancora) sarebbero già pronte. Così come gli oltre 6.000 posti interrati per auto e pullman.

Per il Franchi Fiorenza vorrebbe un ampliamento delle curve per migliorare la visione dei tifosi, con un incremento dai 3 ai 6mila posti. Intanto però lancia la "nuova Cittadella dello sport" sottolineando che tutti i fabbricati non dovranno superare i 45 piani di altezza in modo da non creare impatto visivo sulle retrostanti colline.

Nella Cittadella troverebbero posto: un albergo extra lusso (150 stanze, 35 destinate ai giocatori viola, ristorante da 250 posti, centro congressi e spa); residence di alto livello; coworking, cioè uffici temporanei; area verde e giardini pubblici con un’ampia vasca con giochi d’acqua; centro dirigenziale e multifunzionale (la sede della Fiorentina, il museo della squadra, il centro polispecialistico diagnostico e di riabilitazione funzionale; uno spazio sociale (gestito da Comune, Regione e associazioni di volontariato); parcheggi interrati su 4 livelli per un totale di 5300 posti auto e 300 posti pullman.

L’ipotesi di Fiorenza è quella di un project financing della durata massima di 99 anni, con la Fiorentina che presenta un pinao economico-finanziario per tutta l’area. La società viola avrebbe – ipotizza Fiorenza – molteplici vantaggi. "Non investirebbe (come nel caso di un acquisto) un ingente capitale in “unica soluzione” sottraendolo di fatto ad altre iniziative quali, ad esempio, il mercato dei giocatori, ma investirebbe sulla base di stati di avanzamento e dopo due – tre anni, inizierebbe a recuperare quanto impiegato, dall’uso delle strutture realizzate. Oltre a poter accedere al beneficio fiscale del credito d’imposta. Il Cio potrebbe conferire al Comune e alla Regione fino all’80 per cento del programma d’investimento per organizzare le olimpiadi. Presentarsi con una struttura già realizzata potrebbe peraltro rappresentare circa il 30 – 35 per cento dell’investimento. Vorrebbe dire ’rischiare’ di trarne un guadagno netto pari almeno al 10 – 15 per cento".