
Approvato il piano tariffario della tassa rifiuti per il 2025. La polemica di Baratti: "Un’esclusione che non ha senso". .
Le esenzioni della Tari annunciate dal Comune per chi ha subito danni per gli eventi alluvionali dello scorso 14 marzo riguarderanno solo le case principali e non le pertinenze. Concetto ripetuto anche nell’ultima seduta del consiglio di Calenzano nel quale è stato discusso e votato il piano tariffario della tassa rifiuti per l’anno in corso (esenzioni comprese) per il quale si dice profondamente deluso il capogruppo della lista Baratti sindaco-Lega Forza Italia Daniele Baratti: "Apprezzo lo sforzo fatto per esentare dal pagamento della seconda rata Tari, in scadenza il 31 luglio, le utenze colpite dall’alluvione – spiega – ma trovo ingiusto che questa esenzione venga riconosciuta solo a chi ha avuto danni direttamente all’abitazione principale. E chi ha avuto il garage o la cantina allagata? Non meritano forse la stessa attenzione?". Per l’esponente del centrodestra la scelta adottata creerebbe una disparità evidente tra i residenti sul territorio: "Le pertinenze – commenta infatti Baratti - fanno parte della casa e sono spesso fondamentali. Non ha senso escludere chi ha subito danni reali solo perché non riguardano le stanze da letto o il soggiorno. Anche questi cittadini hanno avuto disagi e spese". Questo il motivo per cui il consigliere del centrodestra ha deciso di astenersi al momento del voto: "Pur riconoscendo l’intento positivo – conclude infatti Baratti - non posso condividere un criterio così limitante. Le difficoltà vanno riconosciute e affrontate in modo equo, senza lasciare indietro nessuno".
Il piano approvato in consiglio prevede l’esonero dal pagamento della seconda rata della Tari, in scadenza il 31 luglio, per le utenze colpite dall’alluvione di marzo, con un massimo di agevolazione di 5mila euro ma per le utenze domestiche il beneficio è riconosciuto nei casi in cui l’evento abbia interessato l’unità abitativa. Le spese saranno coperte con risorse a carico del bilancio comunale.
Sandra Nistri