Squillace Greco fa ricorso. Palla al Consiglio di Stato

Sospesa l’efficacia della sentenza del Tar del Lazio che ha annullato la nomina del procuratore generale. A maggio in aula per la discussione nel merito.

Squillace Greco fa ricorso. Palla al Consiglio di Stato

Squillace Greco fa ricorso. Palla al Consiglio di Stato

FIRENZE

Una partita ancora aperta. Si può riassumere così il braccio di ferro sulla nomina di Ettore Squillace Greco a procuratore generale presso la corte d’appello di Firenze.

Alla “vittoria“ al Tar del Lazio del collega e ’’rivale’’ Maurizio Romanelli - che dai giudici amministrativi ha ottenuto l’annullamento della delibera del Csm - ha subito replicato il procuratore generale toscano.

In seguito al suo ricorso, il Consiglio di Stato ha sospeso "l’esecuzione e l’efficacia" della sentenza del Tar. La questioni sarà poi affrontata nel merito più avanti: l’udienza per la discussione della sospensiva è stata fissata il prossimo 14 maggio.

I giudici amministrativi di appello hanno nel frattempo disposto la sospensione del provvedimento ritenendo che "nelle more della decisione collegiale sulla misura cautelare risulta prevalente l’esigenza di assicurare la continuità dell’esercizio delle funzioni svolte dall’appellante".

Romanelli, ex procuratore aggiunto a Milano, oggi facente funzioni di capo dell’ufficio di Lodi, aveva fatto domanda per la procura generale di Firenze, ma il Csm aveva indicato il solo Squillace Greco, poi votato dal plenum.

Contro questa decisione, Romanelli ha fatto ricorsa. Con la prima censura, il ricorrente aveva dedotto che la delibera impugnata avrebbe ricostruito in modo erroneo il proprio percorso professionale, condizionando quindi la decisione di puntare su Squillace Greco.

Per il Tar "tale circostanza risulta pacificamente dagli atti e non è stata contestata dal Consiglio Superiore della Magistratura, che ha osservato che effettivamente il curriculum del ricorrente era stato delineato in maniera inesatta". E questo errore ricostruttivo "non è risultato irrilevante ai fini della valutazione comparativa contestata". L’effetto secondo i giudici amministrativi non può che portare all’accoglimento del ricorso proposto, con annullamento della nomina del procuratore generale di Firenze.

Ma le sentenze del Tar della scorsa settimana hanno portato una certa fibrillazione negli uffici giudiziari fiorentini. Lo stesso Squillace Greco, infatti, aveva a sua volta impugnato la delibera del Csm che aveva preferito Filippo Spiezia a lui come capo della procura. Un ricorso analogo lo avevano presentato anche i magistrati Rosa Volpe e Alberto Liguori. Il 5 aprile 2023 il Csm presentò al Plenum tre proposte di nomina: Rosa Volpe, Filippo Spiezia ed Ettore Squillace Greco. L’Organo di autogoverno della magistratura dopo essersi diviso sulle tre candidature, mentre successivamente dispose il ballottaggio tra Spiezia e Squillace Greco, che avevano conseguito gli stessi voti; all’esito prevalse Spiezia, per il voto doppio del vicepresidente Fabio Pinelli.

ste.bro.

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