
La visita di Gianassi e Bettini nelle botteghe
Firenze, 26 novembre 2020 - Fino a non molti mesi fa lavoravano nel cuore storico della città come dipendenti in due negozi che hanno dovuto sospendere la propria attività per colpa del lockdown. Elsa e Claudia non si sono piante addosso. Anzi, si sono rimboccate le maniche e hanno aperto una nuova bottega, la Cantina 32 in via Erbosa, nel quartiere di Gavinana. “In mezzo a montagne di difficoltà ecco una bella storia di coraggio e di speranza” commenta l'assessore alle attività produttive Federico Gianassi che è andato a trovare le due imprenditrici insieme al vicesindaco Alessia Bettini e alla presidente del Quartiere 3 Serena Perini.
Elsa e Claudia sono il simbolo di un rione che non vuole arrendersi alla crisi. “Gli abitanti non ci stanno lasciando sole, non ci aspettavamo tutto questo calore” spiega Elsa Curri. Proprio per difendere i negozi di vicinato, che sono il cuore pulsante di Gavinana, i residenti hanno deciso di scendere in campo in prima persona. “Come associazione stiamo chiedendo a tutti i cittadini di fare i propri acquisti e regali con consapevolezza” dice Ilario Poggesi, presidente di Insieme per Gavinana e uno dei fondatori di Sei di Gavinana se 2.0. In quest'ottica, all'interno della pagina Facebook principale, è nata una sotto-pagina Gavinana Q3 Firenze – Artigianato e Microimpresa che sarà una vetrina per tutti i piccoli commercianti del rione che vorranno promuoversi o semplicemente raccontarsi. “Sappiamo che non possiamo fare la guerra ai grandi portali o alle mega catene, abbiamo pensato allora di usare modi diversi, una specie di marketing di prossimità” prosegue Gianna Della Luna. Il progetto, in realtà, ha preso piede grazie a Martina Niccoli, una residente che già durante il primo lockdown ha regalato centinaia di spese a persone in difficoltà. Lei, da giorni, ha deciso di impiegare il suo tempo libero per recensire sulla pagina social Sei di Gavinana se 2,0 i negozi del quartiere.
“Sentivo la necessità di fare qualcosa, di dare il mio contributo – racconta Martina – la bottega non è solo commercio, è familiarità, senso di appartenenza, farle morire sarebbe una grossa perdita”. “Anche così, in questo momento difficile, si sostengono le attività, un patrimonio di saperi, gentilezza e qualità” sottolinea il vicesindaco Alessia Bettini. Tra viale Giannotti, via Erbosa e piazza Gualfredotto si respira tanta solidarietà e voglia di lasciarsi questa crisi alle spalle. Qui, in questo gomitolo di vie, i residenti si battono per i commercianti e i commercianti per i residenti. Mohamed Ahmad, titolare di Marioprof Parrucchiere di via Datini, tutte le settimane riempie il carrello della spesa e la porta a decine di famiglie in difficoltà economica. “Ho cominciato durante il primo lockdown e ho deciso di andare avanti. E' bello potersi sentire utile e restituire al quartiere tutto quello che mi ha dato” dice. A pochi metri incontriamo Priamo Farci, titolare di Tanit sempre in via Datini. All'interno della sua pizzeria, ha creato un angolo a disposizione di “artisti, musicisti o attori emergenti. Prima del lockdown sono venuti dei ragazzi a suonare la chitarra, altri a fare teatro o abbiamo avuto iniziative con gli anziani del quartiere. Ripeto: Tanit Teatro è aperto a tutta la città”. E' un po' la filosofia di Nani Pittori, la libreria di piazza Dresda, gestita da due psicologhe e una antropologa, una vera e propria oasi per i più piccoli e per le mamme, alcune in grossa difficoltà per via delle conseguenze della zona rossa. “I genitori che vengono, soprattutto in questo periodo, chiedono supporto” conclude Elena Trebalate.