
La multa all'80enne disabile (Foto Gianluca Moggi / New Press Photo)
Firenze, 9 settembre 2022 - Centodue euro virgola spiccioli di contravvenzione e un amaro in bocca che non finisce più. Già perché a Marcello non sono tanto i soldi – che pure non sono pochi – a esser rimasti sul gozzo ma "quella mancanza di attenzione per la mia famiglia". La notte del 7 giugno scorso la Fiat della famiglia Susini viene multata perché lasciata in strada durante il lavaggio della strada.
Nessun foglietto sotto il tergicristallo ma il semplice ’flash’ della Scout speed, l’apparecchio da qualche tempo in dotazione alla polizia municipale che consente agli di elevare verbali senza la necessità di scendere di macchina e compilare il foglietto ("Forse se avessi trovato un pezzo di carta sulla macchina avrei risparmiato dei soldi invece di vedermi recapitare una contravvenzione due mesi dopo a casa...").
La faccenda sembra una normalissima storia urbana figlia di una dimenticanza (quella appunto di spostare, com’è obbligo, l’auto nelle serate di pulizia strade seguita dall’arrabbiatura di dover aprire il portafoglio). In realtà c’è un dettaglio in questa vicenda ed è quello che ha mandato su tutte le furie Marcello. Sull’auto c’è, ben visibile, un contrassegno disabili. "Mia moglie – spiega ancora Susini – ha 76 anni ed è malata di Parkinson. Da sola non riesce a fare un passo se non ci sono io a sostenerla".
Stando a quanto racconta Marcello – che continua a ripetere ’Ma possibile che debba pagare tutti questi soldi?’ – finora non era mai stato necessario togliere l’auto. "Quando non abbiamo potuto spostare la macchina per ovvie ragioni non siamo stati mai multati. – dice – Ogni volta che ho lasciato la macchina a un passo dal portone di casa non l’ho certo fatto perché volevo fare il furbo o perché non mi andava di cercare un altro posto, ma semplicemente perché è impossibile spostare mia moglie senza rischiare che cada e si faccia male".
Marcello è andato alla polizia municipale a cercare di far sentire le sue ragioni: "Ma mi hanno detto che hanno ragione i vigili e che se lascio nuovamente la macchina durante un lavaggio loro sono autorizzati a sanzionarmi un’altra volta. Ma llora a cosa servono i contrassegni dei disabili?". La famiglia Susini ora chiede risposte e intanto pensa a chiedere un permesso speciale "per avere un posto auto assegnato".
Non si placano dunque le polemiche in città per le multe per divieto di sosta. Secondo una recente ricerca effettuata e poi dalla Fondazione Openpolis – che ha quantificato le entrate pro capite per multe, sanzioni e ammende nei comuni con più di 200mila abitanti prendendo tra l’altro come anno di riferimento il 2020, il primo e il più duro della pandemia (cioè quello in cui per tante settimane decine di migliaia di fiorentini non si sono quasi mossi da casa) Firenze è la città più bersagliata dai bloc notes dei vigili con una media di 138,33 euro ’fumati’ in multe ogni anno.
"Dopo il capoluogo toscano – riportava la ricerca – ci sono Bologna (106,54), Padova (92,95) e Milano (86,72)".