Sos universitari fuori sede "Prezzi delle camere alle stelle C’è chi cambia ateneo e chi lascia"

Il Sunia: "Servono politiche di supporto o Firenze diventerà una città per studenti ricchi". In centro servono anche 650 euro per una camera singola, a Campo di Marte 550

di Lisa Ciardi

Fra le 500 e le 550 euro al mese per una camera singola.

E 400 euro a persona per un posto letto in doppia. Sono alcuni numeri del "far west" degli affitti per studenti presentati ieri da Cgil, Sunia e Udu.

Secondo i dati elaborati da abitare.com e usciti il 7 novembre, a Firenze c’è stato un aumento del 35% dei prezzi rispetto al 2021, che ha fatto balzare la città fra le più care d’Italia.

E trovare una casa è così difficile che c’è chi rinuncia all’Erasmus per non lasciare quella che ha.

Sulla base dei contratti d’affitto stipulati presso il Sunia e dei dati comunicati da alcune agenzie immobiliari (un campione di 687 persone negli ultimi 5 mesi) le zone più care sono Campo di Marte (550 euro la singola, 400 euro la doppia), ma soprattutto il centro storico (600 singola, 450 doppia) e San Jacopino (500 euro singola, 350 doppia). Carissima anche San Frediano. "In questo caso – hanno spiegato dal Sunia – c’è stato consegnato un annuncio per una camera di 16 mq con letto matrimoniale e 650 euro; per una singola di 14 mq con letto matrimoniale a 590 euro; e per un’altra singola con letto a soppalco di 11 mq a 540 euro, esclusi i servizi".

Fra i 287 studenti che si sono rivolti recentemente al Sunia, il 28% ha riferito di aver alla fine rinunciato alla ricerca: in alcuni casi optando per fare il pendolare, in altri scegliendo una diversa università o addirittura (6 casi) interrompendo gli studi.

Il Sunia stima inoltre che solo un 60% degli affitti sia regolare. Infine, c’è il problema degli studentati Dsu: su 1.849 alloggi totali, 693 (nelle residenze Calamandrei e Caponnetto) sono inutilizzabili per lavori e lo resteranno fino a fine 2023.

"Il diritto allo studio è correlato a quello abitativo – ha detto Giancarla Casini, segreteria Cgil Firenze –. Università e Comune devono dare una risposta immediata ai disagi provocati dalla chiusura per lavori di alcune residenze. Come ci raccontano i ragazzi, i contributi di 350 euro al mese erogati per trovare soluzioni alternative sono insufficienti per i prezzi del mercato, anche nel circondario".

"Di fronte a questa situazione non ci sono agevolazioni, né politiche pubbliche per aiutare gli studenti a pagarsi una stanza – ha proseguito Laura Grandi, segretaria generale Sunia Firenze-Toscana –. È necessario che il governo torni a finanziare il diritto allo studio, in un mercato in cui i proprietari affittano sempre più con Airbnb. Altrimenti Firenze diventerà, o lo è già diventata, una città in cui studiano solo i figli dei ricchi. Oggi stesso chiederemo un incontro al sindaco per trovare soluzioni e avviare un percorso con le risorse del Pnrr".

"Da alcuni mesi siamo sommersi dalle lamentele di studenti – ha detto Sara Sayad Nik, coordinatrice di Udu Firenze –. Ci sono tante situazioni assurde, come chi fa cinque ore di bus e treno dall’Umbria perché non trova casa qui. L’Università di Firenze ha circa 17mila studenti fuorisede e il Comune deve impegnarsi, interrompendo la politica a favore degli studentati di lusso. A causa dei lavori nelle due residenze più grandi di Firenze, l’offerta dei posti letto è più bassa e non riesce a rispondere a tutte le domande. Attualmente, rimangono 1700 studenti e studentesse da convocare".

La situazione, dunque, è abbastanza complicata. E se non si vuole che l’Università di Firenze perda appeal è necesario interventire con politiche di social housing di supporto. Oltre alla necessità di realizzare studentati che non siano alberghi a cinque stelle ma strutture alla portata delle tasche di famiglie che già devono sostenere le spese di tasse, libri e vitto.

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