ROSSELLA CONTE
Cronaca

Sos Borgo Santi Apostoli: "Con il buio queste vie sono terra di nessuno". E c’è chi vuole i vigilantes

Una giovane messicana è stata rapinata e violentata nell’androne di casa. L’ira dei residenti della strada e di piazza del Limbo: "Ci sentiamo osservati".

"C’era da aspettarselo, era nell’aria che prima o poi sarebbe successo qualcosa di veramente brutto". Non usano mezzi termini i pochi abitanti di Borgo Santi Apostoli, la strada del centro storico a due passi dal Ponte Vecchio e da piazza della Signoria, dove nella notte tra mercoledì e giovedì una studentessa messicana di 20 anni è stata seguita mentre rientrava in casa, rapinata del suo IPhone ed è riuscita a sfuggire soltanto per miracolo a un tentativo di violenza sessuale.

Solo un mese fa, commercianti e residenti hanno inviato una petizione al prefetto Francesca Ferrandino e al questore Maurizio Auriemma per denunciare l’escalation di violenza nel quartiere. Ora il rione sta pensando di ingaggiare delle guardie private "perché la situazione è insostenibile". Nel testo della raccolta firme, inviato con pec, si fa riferimento a Borgo Santi Apostoli, a piazza del Limbo e alla piazzetta dei Del Bene, indicati come i luoghi più critici "che soprattutto alla chiusura dei locali diventano territorio di nessuno".

Con la petizione, residenti e commercianti chiedono interventi urgenti per l’area "che ha registrato una crescita esponenziale di furti e spaccate".

Ma chi vive e lavora punta il dito anche contro la banda di borseggiatori, i bivacchi di personaggi molesti, lo spaccio alla luce del sole.

"Ci sentiamo osservati e tenuti sotto controllo da queste persone, siamo molto preoccupati per noi e le nostre famiglie – scrivono -, chiediamo a chi di dovere di trovare un rimedio e di non sminuire quanto sta accadendo".

"La maggior parte dei portoni nascondono affittacamere, i turisti escono la mattina e rientrano la sera – racconta Laura Conticini -, non vivono il quartiere. Dalle 20.30, soprattutto in un periodo come questo la via è deserta". Una sorta di ’nascondiglio’ del centro storico, a due passi dai complesso monumentali più sorvegliati, che finisce per attrarre sempre più i malintenzionati.

Una situazione che conosce bene Fabrizio Bodini, titolare di Amblé, il locale che si trova nella piazzetta dei Del Bene frequentato soprattutto da fiorentini.

Tre settimane fa, ignoti, dopo aver forzato invano la cancellata e tentato di infrangere l’ingresso principale si sono diretti verso una vetrata secondaria che sono riusciti a buttare giù. I due uomini hanno riempito il sacco nero che avevano con sé con un computer, un tablet, un paio di scarpe da ginnastica Nike e il fondo cassa e sono poi scappati facendo perdere le proprie tracce. Un colpo lungo trenta minuti. Trenta minuti in cui nessuno ha visto né sentito nulla.

"Siamo veramente stanchi – si sfoga -, viviamo con la paura che possa succedere qualcosa. Quando le luci dei nostri locali si spengono, qui è buio pesto e succede di tutto. Ci auguriamo che qualcuno faccia al più presto qualcosa. C’è chi inizia a ventilare la possibilità di ricorrere a vigilantes ma sarebbe una sconfitta per tutta la società".