
Pratiche di invalidità e 104, richiesta di servizi per la perdita d’autonomia, disagio, solitudine, tempi lunghi per le pratiche di riconoscimento. Sono alcuni dei servizi offerti dagli sportelli Spi Cgil Firenze che assistono gli anziani in difficoltà. A un anno dall’inizio del progetto, il sindacato ha stilato il bilancio di un lavoro quotidiano e capillare. Il report approfondisce i dati sull’attività degli sportelli, su quali aspetti si è sviluppata la consulenza, sulle criticità riscontrate, sulle sinergie sviluppate con le Società della Salute e con il Centro di ascolto regionale.
Il primo dato da sottolineare è che la perdita dell’autonomia si è posticipata progressivamente dai 65 ai 75 anni (solo l’1% della popolazione toscana, tra i 65 e i 74 anni è non autosufficiente, la percentuale sale al 10% dopo i 75 e al 40% dopo gli 85). Secondo una stima dell’Ars, gli anziani non autosufficienti nell’Asl Toscana Centro (considerando la Zona Fiorentina, la Fiorentina Nord Ovest, la Fiorentina Sud Est, il Mugello e l’Empolese Valdelsa Valdarno) sono circa 24.400 persone, di cui in carico ai servizi territoriali 12.577. Durante i primi mesi del 2022, gli accessi agli sportelli Spi Cgil sono stati complessivamente 264, quindi circa il 2% degli anziani non in carico ai servizi territoriali. Il 67% delle persone non autosufficienti, già riconosciute, quelle che non hanno conoscenza del percorso e quelle che hanno una presa in carico in corso di attivazione sono donne. "Possiamo confermare che il percorso sulla non autosufficienza deve essere ancora meglio divulgato – spiega Chiara Tozzi, Spi Cgil Firenze –, riteniamo che il medico di medicina generale dovrebbe essere la prima antenna per condurre l’anziano fragile a intraprendere il percorso. Purtroppo i tempi di presa in carico dai servizi sociali non sono brevi, per esempio sul territorio fiorentino sono necessari anche 50 giorni, contro i 30 previsti dalla norma. Il numero delle assistenti sociali non è sufficiente. Un altro problema nelle situazioni di fragilità è l’Isee. Spesso, anche solo influenzato dalla casa di proprietà, rappresenta un limite a un riconoscimento economico. Le pratiche per invalidità civile e handicap, su tutto o quasi il territorio dell’Asl Toscana Centro, hanno tempi lunghissimi, tra 180 e 270 giorni di attesa. Per un anziano fragile e in età avanzata non rappresentano certo una speranza, soprattutto dove esiste la possibilità di ottenere l’indennità di accompagnamento, che rappresenta una risorsa in più".
"Ci concentriamo in modo particolare a supportare i care giver – conclude Giulia Biagini, psicologa del centro ascolto della Regione –. Troppe volte i problemi degli anziani non autosufficienti si riversano sui familiari che li assistono, creando fortissimi disagi. In questo senso vanno avanti i nostri colloqui per il supporto psicologico, che cercano di combattere la sensazione di smarrimento che troppo spesso è diffusa in queste situazioni".
Iacopo Nathan