
Spazi per socializzare, e sport gratuito. Sono le richieste dei giovani di Scandicci, da sempre alla ricerca di una loro dimensione in città. Il quadro sulle esigenze della popolazione giovanile cittadina è emerso dall’indagine ‘Giovani, socialità, benessere’, promossa dall’assessorato all’Istruzione, nelle scuole comunali. A rispondere, non solo studenti, ma anche i genitori. I dati sono stati presentati ieri dall’assessore Ivana Palomba, durante un incontro con la comunità educante: in tutto hanno risposto 1194 studenti, 720 genitori e 136 docenti di Scandicci. "Oggi – ha detto Ivana Palomba – iniziamo una riflessione con la Comunità Educante di Scandicci a partire dai risultati di questa ricerca sul benessere dei giovani. E’ un’indagine che volutamente mette in luce anche elementi di difficoltà nelle relazioni tra i giovani, le famiglie, la città nel suo insieme e anche il mondo della scuola, aspetti che possono essere affrontati solo se sono ben conosciuti, con l’unico obiettivo di migliorare sempre. Con questi risultati scegliamo di partire da un punto ben fermo e assolutamente positivo, ovvero dal fatto che tutte le parti intervistate ritengono fondamentale la dimensione relazionale, e che questo porta alla ricerca di occasioni e luoghi di socializzazione, oltre a quelli sportivi che comunque costituiscono un’importante offerta del territorio". Tra i problemi più sentiti, anche dai più piccoli, secondo i risultati ci sono lo stress e dell’ansia legata alla scuola e al carico di studio. La fotografia che emerge rispetto al benessere giovanile si differenzia in base all’età dei partecipanti: all’aumentare dell’età cresce infatti l’esigenza di spostarsi e di avere maggiori offerte culturali e sociali; uno dei settori che rappresenta un’offerta particolarmente apprezzata è quella dello sport che, tuttavia, mostra anche una differenza di genere. Sul fronte della socialità, soprattutto per i più grandi, viene rilevata l’esigenza di una maggiore valorizzazione di luoghi come piazze, giardini che potrebbero divenire luoghi migliori dove ritrovarsi. Passando invece all’istruzione, il 57,2% degli alunni delle scuole primarie e medie di Scandicci pensano che gli insegnanti tengano molto a loro, un dato positivo che sale addirittura al 73,8% se si parla di istruttori ed educatori in ambito sportivo e in altre attività associative e culturali; un risultato che va a calare con la crescita dei ragazzi, dal momento che per i giovani studenti delle secondarie di secondo grado scende al 49,6% per istruttori ed educatori, e al 33,6% per i docenti. Non potevano mancare le esigenze dei genitori: chi ha figli alle primarie e medie desidererebbe più tempo per giocare con loro; chi ne ha alle superiori vorrebbe riuscire a gestire le relazioni emotive e a discutere con più calma.
Fabrizio Morviducci
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