LEONARDO BARTOLETTI
Cronaca

S’io fossi sindaco Parola ai cittadini: "Priorità? Sanità, traffico e trasporti"

Il viaggio de La Nazione nei quartieri e nella frazioni della città in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno

S’io fossi sindaco Parola ai cittadini: "Priorità? Sanità, traffico e trasporti"

S’io fossi sindaco Parola ai cittadini: "Priorità? Sanità, traffico e trasporti"

Tutto quello che avreste voluto vedere a Pontassieve ma non avete mai osato chiedere. Ciò che, in sostanza, manca nel capoluogo. E che il nuovo Sindaco - o Sindaca - sarà chiamato ad affrontare. Le prime ‘indicazioni’ arrivano da Paolo Poggiali, per dieci anni consigliere Comunale ed oggi equidistante - per non dire lontano - sia da centrodestra che da centrosinistra. "Se io fossi sindaco andrei a lavorare sulla realizzazione del nuovo Poliambulatorio di San Francesco - dice Poggiali -, struttura che è di estremo interesse per tutti i cittadini della Valdisieve. A suo tempo con la Asl il Comune concordò la ristrutturazione dell’immobile ed un potenziamento dei medici specialistici. Purtroppo ne’ il centrodestra ne’ il centrosinistra hanno poi percorso quella strada, portando avanti un progetto fondamentale per il territorio. Ne’, oggi, si menziona niente di tutto questo nei programmi dei candidati Sindaci della Valdisieve. Con il risultato che l’immobile cade a pezzi ed il conseguente ridimensionamento degli specialisti, oltre allo smantellamento delle cure fisiche, trasferite a Sieci. La conseguenza è che per una visita specialistica i cittadini della Valdisieve vengono dirottati a Figline Valdarno, Marradi, Borgo San Lorenzo, Lastra a Signa, con tutte le conseguenze ed i disagi che si possono immaginare, soprattutto per anziani e categorie fragili". Poi i trasporti: "Non e’ stato ripreso il dialogo con le Ferrovie per una fermata del treno nelle vicinanze della Casa di Cura di San Francesco. Per non parlare di un distributore di benzina automatico nella vicina Pelago, questione che stava molto a cuore ai cittadini. Chiederei ai candidati e consiglieri che verranno eletti, di tutti i partiti, di riprendere in considerazione questi progetti". Tra le questioni sul tavolo, anche quella dei parcheggi: "Oggi - dice Franca - sono pochi, alcuni con posti auto limitati. Se io fossi sindaco penserei a studiare un piano per capire dove e come trovare altri spazi". Poi c’è il problema dei treni. "Sono spesso in ritardo - dice Luigi -, troppe volte inadeguati, con corse che saltano o carrozze che mancano. I problemi per i pendolari, che tutti i giorni devono affrontare questi viaggi, sono notevoli. Ci sono persone che arrivano spesso in ritardo al lavoro. Questo non è più accettabile. S’io fossi sindaco, metterei questo tema al centro del mio programma. In modo da dare una risposta certa e concreta a chi, ogni giorno, deve fare i conti con l’incognita dei trasporti". Infine il problema della sicurezza e della viabilità sulle strade. "Se io fossi sindaco riprenderei immediatamente il progetto della variante alla statale 67 - sottolinea Antonio - e messa in sicurezza una rete di strade che, ancora oggi, costringe a fare i conti con troppi incidenti". Su questo tema sembra esserci un sostanziale mutismo anche da parte di Anas. Più volte il sindaco di Rufina, Vito Maida, ha lamentato di non avere mai ottenuto risposte concrete.