NICCOLÒ GRAMIGNI
Cronaca

Sinistra frammentata. Anche Palagi è in pista. E guarda a Montanari: "È un riferimento"

Proprio nel giardino di San Jacopino, vicino all’ex Astor di Kata il consigliere comunale annuncia la candidatura per Firenze.

Sinistra frammentata. Anche Palagi è in pista. E guarda a Montanari: "È un riferimento"

Sinistra frammentata. Anche Palagi è in pista. E guarda a Montanari: "È un riferimento"

Adesso vanno di moda le pre-candidature. "Mi candido ma se poi si trova un accordo con altri partiti allora faccio un passo indietro". E dunque: Stefania Saccardi si candida per Iv ma intanto Matteo Renzi parla col Pd, Cecilia Del Re esce dai Dem, annuncia una lista civica ma ufficialmente non dice niente sulla candidatura in prima persona.

A destra Eike Schmidt fa le battute sull’esser diventato sindaco di Capodimonte, il museo di cui ora è alla guida, ma intanto parla con Giovanni Donzelli.

In questo panorama irrompe il consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi. Che annuncia la sua candidatura, sostenuta da gran parte della sinistra, eccetto Sinistra Italiana (che sta col Pd).

Tuttavia anche lui potrebbe far un passo indietro, qualora arrivasse un accordo per un nome per tutta la Sinistra, magari su input di Tomaso Montanari.

E infatti proprio Palagi definisce Montanari "un importante punto di riferimento", affermando che "la mia candidatura non è una chiusura e anzi aspettiamo che ci sia una proposta da parte sua".

Se non altro Palagi ci mette la faccia. Ed è un volto riconosciuto: se lo vedi da 10 chilometri capisci che è un uomo di Sinistra. Proprio di Sinistra. Per questo Palagi si propone (anche a Montanari) per cercare di unire quanto più possibile, dal momento che la frammentazione a Sinistra è arrivata ai massimi livelli.

Intanto Palagi manda diversi messaggi di natura politica. Il principale riguarda Sinistra Italiana, che sostiene Sara Funaro: "Per noi l’assenza di SI non è una ferita ma siamo stupiti da come possano stare lì a prender schiaffi dal Pd – spiega Palagi –. Hanno detto ‘no ad aeroporto e alla quotazione della multiutility’ e il Pd ha invece detto sì ad entrambi. Noi li aspettiamo a braccia aperte, questa è casa loro".

Su Iv: "l’ipotesi di fare le primarie con loro per noi è irricevibile, siamo alternativi a Iv". Su Del Re: "Non abbiamo ricevuto richieste da lei per una interlocuzione, pensare di sostenere una candidatura apicale che esce dalla giunta Nardella è molto difficile".

La location della candidatura è il giardino di San Jacopino, non a caso, perché dice lui "sono un esempio di quel che si potrebbe fare" e perché a pochi passi c’è l’ex hotel Astor, dove è scomparsa la piccola Kata. Palagi parla di "sicurezza. Se si criminalizzano movimenti, associazioni e le realtà che costruiscono meccanismi di solidarietà si creano situazioni di vuoto e non ci sono servizi che dovrebbero arrivare dal Comune: a quel punto arriva la criminalità organizzata".

Altro tema la casa con la proposta "del censimento degli immobili tenuti vuoti e sfitti, sia pubblici che privati".

Dal Consiglio comunale e dall’esperienza quinquennale di consigliere al sogno-sindaco: "Possiamo vincere, prendendo voti da chi non partecipa alla vita politica".

L’agone politico, mai così vivace a diversi mesi dal voto amministrativo, si arricchisce così di una nuova figura. In attesa delle mosse del centrodestra, che sembravano imminenti ma stanno ’temporeggiando, la sinistra continua così a far parlare anche se la frammentazione sembra al momento essere uno dei suoi principali tratti distintivi.