"Siamo pochi": gli Ata in rivolta Prima campanella a rischio sciopero

Gaudio (Cisl): "L’ufficio regionale è timido, ha chiesto un numero di personale in deroga troppo basso"

di Iacopo Nathan

"Se la situazione non dovesse cambiare in tempi rapidi, già dai primi giorni di scuola potrebbe esserci una vera mobilitazione". La prima campanella è fissata per domani, 15 settembre, e come ogni anno, con il ritorno della scuola, gli ultimi giorni sono sempre molto convulsi tra preparativi e ultimi accorgimenti. I sindacati del mondo della scuola però, già da oltre un mese, hanno sollevato quello che rischia di essere un problema difficile da superare per gli istituti, ovvero la carenza del personale Ata. Custodi, bidelli, funzionari amministrativi e via dicendo sono una risorsa importantissima per il mondo dell’istruzione, ma in questo momento scarseggiano, e non per volontà dei dirigenti. La prima causa di questa crisi è l’assenza per l’anno 20222023 del celebre ‘personale Covid’, che aveva contribuito e non poco a tappare i buchi di organico, ma non è stato concesso visto lo scemare della pandemia. Il motivo della rabbia, però, è dovuto dal bassissimo numero del personale in deroga, che l’ufficio regionale ogni anno chiede al ministero.

"Purtroppo l’ufficio regionale è timido – spiga Claudio Gaudio, di Cisl Scuola -, e ha chiesto un numero di personale in deroga troppo basso. Parliamo di meno di 600 persone, quando in regioni come il Piemonte o l’Emilia Romagna, a fronte di circa 100 istituti in più, il numero di deroghe concesse supera i 2000. Ci troviamo a un giorno dall’inizio della scuola, con alcune classi o alcuni plessi che non sanno come fare ad aprire o chiudere, visto che manca tutto il personale che manda avanti il lavoro quotidiano. A queste condizioni, la mobilitazione è certa". Flc Cgil, CISL Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams insieme hanno scritto una lettera, una sorta di ultimo appello, chiedendo che qualcosa cambi in tempi rapidi. "Il personale Ata assegnato alle scuole toscane risulta assolutamente insufficiente per garantire l’erogazione del servizio scolastico – si legge -. Così, anche aprire gli istituti, per non parlare della gestione quotidiana degli stessi, tra qualche giorno, sarà pressoché un’impresa. Una situazione allarmante che può essere superata soltanto con una sostanziosa assegnazione di ulteriori posti in deroga come da noi già richiesto da tempo. Per queste ragioni, le segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams, qualora non perverranno risposte concrete, avvieranno una mobilitazione unitaria che partirà con una manifestazione da comunicarsi nelle prossime ore".

"Dobbiamo dare un segnale forte all’ufficio scolastico regionale – aggiunge Emanuele Rossi, segretario Flc Cgil Firenze -. Domani iniziano le scuole e molti istituti si trovano senza personale, non sanno come fare ad aprire o si trovano costretti a fare orari ridotti. E’ inaccettabile, e se le cose non troveranno una soluzione, già dai primi giorni saremo costretti a far sentire la nostra voce con azioni concrete. Ho parlato con tanti dirigenti scolastici, sono tutti pronti a scendere subito in campo e farsi sentire, già dai primissimi giorni di scuola".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro