Canè
Che fossimo ben piazzati
in classifica, lo sospettavamo. Che potessimo addirittura finire sul podio del cosiddetto overtourism, con tutto quello che ne consegue, beh è una medaglia di cui facevamo volentieri a meno. Conseguenza inevitabile
del nostro status: una città straordinariamente bella
con una dimensione oggettivamente media.
Un concentrato di bellezza
su cui si scaricano milioni
di visitatori a caccia di prezzi abbordabili. Quelli che offrono quasi sempre gli affitti temporanei. Niente di nuovo.
Si è detto e ridetto che si doveva intervenire prima e meglio. Vero. Ma forse Roma
e soprattutto Venezia hanno fatto anche peggio. Detto questo, una considerazione.
È indubbio che questo turismo è over, soffoca il centro
e ramifica i guasti abitativi
e sociali nelle periferie.
Al punto che non si trova casa,
gli affitti esplodono, studenti
e famiglie si allontanano, dipendenti trasferiti rinunciano: grazie, meglio
il numero 2 a Bari, che fare
la miseria come numero 1 a Firenze. E’ così. Ma visto come va l’industria nell’hinterland
e in regione, una crisi strutturale non una parentesi negativa, forse è il caso di tenersi stretto questo "over" che dà lavoro e ricchezza.
Non in questo modo, certo. Con regole nazionali di cornice, a cui i comuni diano contenuti specifici. Il rimborso Imu deciso da Palazzo Vecchio per chi riporta ad affitto residenziale quello turistico,
ad esempio, è cosa buona
e speriamo utile. Senza dimenticare, però, che difficilmente si recupererà
il terreno perduto. Bisogna essere realisti. Il che non significa rassegnarsi all’esistente, ma prendere atto che (per fortuna) il turismo
non calerà, non ci sarà una bacchetta magica che ne cambierà il Dna, e solo una normativa rigorosa e allo stesso tempo rispettosa del diritto di proprietà, potrà stabilire un equilibrio corretto tra residenti e visitatori. Restituendo anche ai primi
un gradino del podio.