Mafia, sequestrati 10 milioni di euro a Marcello Dell’Utri

La misura è stata disposta dalla Dda di Firenze. Non avrebbe comunicato variazioni patrimoniali per 42 milioni di euro

Marcello Dell'Utri (foto Ansa)

Marcello Dell'Utri (foto Ansa)

Firenze, 21 marzo 2024 – La Dda di Firenze ha disposto il sequestro della somma di 10,8 milioni di euro, riconducibile a Marcello Dell'Utri. La misura è stata emessa nell'inchiesta della Direzione nazionale antimafia finalizzata all'individuazione dei mandanti esterni delle stragi del 1993-'94.

Nel corso del procedimento sono stati condotti vari accertamenti concernenti i flussi finanziari che hanno riguardato Marcello Dell'Utri dal 2014 ad oggi. Secondo quanto sin qui emerso, l’ex senatore di Forza Italia non avrebbe comunicato, entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali, pari a circa 42 milioni. Era però tenuto a farlo in quanto condannato con decisione passata in giudicato, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 9 maggio 2014, per il reato di concorso esterno nel delitto di associazione di tipo mafioso.

Dell’Utri avrebbe quindi violato la legge Rognoni-La Torre sulle misure antimafia. Gli oltre 42 milioni non dichiarati, secondo la Procura, sono i bonifici che l'allora leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, versò all’ex senatore e amico personale.

La notizia del sequestro milionario è stata data, con una nota, dalla Procura di Firenze: la misura cautelare reale, si spiega, “si inserisce nel quadro di procedimento penale oggetto di un più ampio coordinamento investigativo, portato avanti, in ambito nazionale, dalla Direzione nazionale Antimafia, finalizzato all'individuazione dei mandanti esterni delle stragi continentali del 1993-1994”. Procedimento nel corso del quale "sono stati condotti vari accertamenti concernenti i flussi finanziari che hanno riguardato Marcello Dell'Utri dal 2014 ad oggi”.

"In particolare, la misura cautelare reale - si spiega nella nota - è stata richiesta ed ottenuta” poiché, “l'indagato, con più azioni e omissioni, in tempi diversi, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, pur essendovi tenuto” ometteva “di comunicare,' entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali indicate nell'art. 30 della medesima normativa per un ammontare complessivo di 42.679.200 euro”.

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