
"Senza termovalorizzatore bollette dei rifiuti più care"
L’ex-sindaco di Firenzuola Claudio Scarpelli (foto), area centrodestra, ha fama di essere schietto, e talvolta un po’ provocatore. E lo è anche a proposito del nuovo Piano regionale sui rifiuti. Qualcosa non gli torna, in quelle quasi 1500 pagine del piano. E non è la questione annosa della discarica di Firenzuola, che il piano lascia comunque nel limbo. Scarpelli nota con disappunto che nell’area Firenze-Prato-Pistoia, quindi Mugello compreso (ma non Alto Mugello che per acqua e rifiuti fa riferimento alla gestione emiliano-romagnola) "non è previsto nessun nuovo termovalorizzatore; e la Regione non individua alcun sito per nuovi impianti, ma lascia ai singoli Ato, in accordo con i rispettivi Comuni, la scelta su dove ubicarli". Secondo Scarpelli un termovalorizzatore, che bruci quei rifiuti che non possono essere recuperati e riciclati, è indispensabile.
"Le tariffe – argomenta – devono coprire integralmente i costi di raccolta e smaltimento rifiuti. E’ evidente che se per smaltire devo esportare i rifiuti, i costi lievitano, sia per il trasporto che per il prezzo da pagare agli impianti che ti fanno il servizio di incenerimento o di discarica. E questi maggiori costi generano un aumento delle tariffe".
Scarpelli ammonisce: "Se non si vogliono impianti vicini dobbiamo essere consapevoli che le tariffe, già tra le più alte d’Italia, avranno importanti aumenti, cosa che non avviene nei comuni dell’Alto Mugello, perché Firenzuola, Marradi e Palazzuolo fanno parte dell’Ato Bologna, che è dotato di impianti di recupero materie prime e di un termovalorizzatore che trasforma ciò che non può essere recuperato in energia".
Ma Scarpelli sosterrebbe un termovalorizzatore se lo si volesse localizzare nel suo Comune o in Mugello? "Impianti così devono stare più vicino possibile all’area di maggiore produzione La scelta, in passato, di farla nella piana fiorentina aveva questa logica".
Paolo Guidotti