
di Olga Mugnaini
Era stato trafugato dalla chiesa di San Michele a Monteripaldi, nei dintorni di Firenze, nel gennaio del 1985. E da allora non se era saputo più niente. Ma non appena è ricomparso a un’asta pubblica, messo in vendita da due senesi, il quando non è passato inosservata ai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc). E’ così che il dipinto La Sacra Famiglia con Santa Caterina d’Alessandria, di un pittore di area veneto-romagnola del XVI (un tempo attribuito al Correggio), è stato recuperato e restituito alla Galleria degli Uffizi, che ne è la proprietaria.
A riconsegnare il quadro al direttore Eike Schmidt è stato il tenente colonnello Giuseppe Marseglia, insieme al comandante del Nucleo Tpc di Udine, maggiore Lorenzo Pella. A intercettare il dipinto sono stati proprio i Carabinieri Tpc di Udine, durante il quotidiano monitoraggio del web a caccia di opere rubate.
"Il dipinto era stato messo in vendita anche attraverso canali online da una casa d’aste con sedi a Milano e a Roma - ha spiegato il maggiore Lorenzo Pella -. Le verifiche condotte attraverso la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, hanno permesso di identificare la corrispondenza tra il quadro in vendita su internet e quello censito nel nostro sistema informativo".
Il dipinto era stato proposto a base d’asta di 10mila euro, un prezzo molto al di sotto dell’effettivo valore. A metterlo in vendita due piccoli collezionisti senesi, che hanno rischiato l’incriminazione per ricettazione. Ma dopo accurate indagini, pare che gli appassionati d’arte siano riusciti a dimostrare ai carabinieri la buona fede nell’acquisto e nella successiva decisione di vendita. Così i due senesi sono stati scagionata, anche se non hanno più l’opera d’arte, che è stata restituita agli Uffizi, e che verrà esposta a Palazzo Pitti. Prima però andrà a Roma in mostra per l’inaugurazione del nuovo Museo dell’arte salvata.
Il carabinieri del Tpc continueranno le indagini per scoprire a ritroso chi aveva messo in commercio il dipinto rubato e poi acquistato dai collezionisti della città del Palio.