TITTI GIULIANI FOTI
Cronaca

Selvaggia Velo: "Ho portato l’India a Firenze"

Vent’anni di River to River, dal Gange all’Arno, l’unico festival cinematografico che racconta quel Paese. Tra studi al Dams e l’istinto

di Titti Giuliani Foti

"Sono i prmi vent’anni di River to River un festival iniziato quasi per caso, di sicuro oggi l’unico che si dedichi al cinema indiano in Italia. Non doveva essere un’avvenutura, e non lo è stata. I miei amici indiani mi dicono: nella vita precedente eri una di noi. E forse è così".

Se te la vedi davanti Selvaggia Velo, che gira con il bindi cioè il pallino colorato in mezzo alla fronte, che significa goccia e terzo occhio, e veste col sari anche sotto il diluvio universale, non ti viene da pensare che sia solo fiorentina. Un legame astrale ci deve essere tra questa imprenditrice che ha inventato River to River Florence Indian Film Festival nel 2001 a Firenze prima rassegna – fuori dall’India – totalmente dedicata al cinema di quel Paese con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India.

Velo, come è scattata la scintilla?

"Di sicuro unendo la passione per l’India e per il cinema. Ho pensato a un nome che potesse rappresentare il fluire delle culture, delle idee e del cinema, da un fiume all’altro: ed è nato dal Gange all’Arno, River to River.

Il 2001 è anche l’anno in cui Lagaan di Ashutosh Gowariker vince il Premio del Pubblico a Locarno e Mira Nair è premiata con il Leone d’Oro a Venezia per Matrimonio Indiano. Qui è iniziata una nuova era per il cinema indiano in Europa".

E’ troppo dire che a Firenze è passato il meglio della cinematografia indiana?

"No è così e mi piace pensare che le cose importanti della vita alla fine arrivano senza forzature. Non mi sono messa troppo a ragionare, mi sono laureata al Dams di Bologna, poi sono stata in India e quindi all’inizio ho seguito solo l’istinto. Anche perchè non sono nata conoscitrice di cinema indiano, ma ho seguito il mio istinto che poi mi ha ripagato con incontri di persone sono rimaste nella mia vita".

Non ha risposto alla domanda.

"Vero: tra gli ospiti del festival negli anni ci sono stati Amitabh Bachchan, Shabana Azmi, Irrfan Khan, Deepa Mehta, Aparna Sen, Ketan Kehta, Rahul Bose, Anurag Kashyap, Kabir Bedi, Goutam Ghose, Uma Da Cunha, Shonali Bose, Furio Colombo e molti altri. La forza di questo festival è lo sguardo sul subcontinente, oltre a omaggi dedicati ai grandi registi del passato, agli attori, e a temi specifici".

Attenzioni particolari?

"Verso tcnologie e linguaggi innovativi, realtà virtuale e web: tutto ciò che rappresenta noi e la nuova India al momento".