Se la campanella deve aspettare la politica

Olga Mugnaini

Ogni inizio d’anno scolastico si porta dietro incertezze, assestamenti, novità non per forza positive, e conferme spesso faticose. Sarà così anche il prossimo 15 settembre. Con l’aggiunta di un’altra incognita: la mascherina. I decreti scadono, la pandemia tutti i giorni cambia aspetto e intensità, e l’ultima cosa che la politica sembra avere a cuore sono gli aspetti del vivere quotidiano. Figuriamoci ora in piena campagna elettorale. E’ quindi inutile domandarsi cosa sarà meglio per i nostri studenti: stare seduti al banco con la mascherina o respirare liberi ma con l’incubo del contagio da Covid? Meno male che in classe arriva lo psicologo, anche se un po’ di terapia di sostegno farebbe bene a tutti.

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