REDAZIONE FIRENZE

Scuole. Il 'Buontalenti' si apre alla città. Nuove cucine e sale entro il 2020

Dalla Metrocittà 2 milioni di euro per il restyling

Il nuovo "Buontalenti"

Firenze, 10 gennaio 2020 - Una scuola all'avanguardia, con tanto di spazi aperti alla città. Il professionale alberghiero Buontalenti di via dei Bruni, alle Cure, sta pian piano cambiando pelle. «Da scuola obsoleta a fiore all'occhiello della didattica», è felice la dirigente scolastica, Maria Francesca Cellai. Entro il 2020 la scuola avrà tre nuove cucine e tre nuove sale. Nello spazio in cui adesso ci sono le vecchie cucine verrà realizzato il bar. Anche questo, come le sale, sarà aperto al pubblico in orario non scolastico. «Vogliamo che gli istituti vivano anche in funzione delle necessità del territorio - dice la consigliera della Città Metropolitana con delega alla scuola, Benedetta Albanese -. Il nostro è un investimento importante per la formazione e la didattica, ma anche per il territorio».

2 milioni e 100mila euro la somma stanziata da Palazzo Medici Riccardi per realizzare un nuovo edificio collegato alla sede attuale della scuola. «Una bellissima notizia - sorride la dirigente scolastica -. Bisognava proprio intervenire per dare una nuova veste a questa sede, che finora ha sofferto per gli spazi poco adeguati. Le cucine attuali sono state imbiancate, ma restano comunque vecchie. Inadatte per l'attuale didattica. Bello poi che la scuola sia anche al servizio della città».

Negli ultimi anni sono stati molteplici gli interventi sul Buontalenti. Alle Cure, la Metrocittà ha provveduto a rinnovare la copertura esterna. E infatti non si sono più verificati quei problemi di freddo che gli studenti avevano puntualmente denunciato in passato. 700 i ragazzi che studiano alle Cure. Ma il Buontalenti è anche a San Bartolo a Cintoia. Pure lì, da brutto anatroccolo l'istituto si è tramutato in cigno, con la portineria della scuola trasformata in una sorta di reception di un hotel e con i corridoi ripensati per una didattica innovativa. In un corridoio si può trovare l'orto didattico, curato dagli alunni diversamente abili. Non mancano aule con puff per una didattica all'insegna di un maggior relax e lezioni modulate sulle necessità degli allievi con disturbi specifici dell'apprendimento.

Elettra Gullè