Mascherina in classe, il nodo resta. E a scuola sbarcano gli psicologi

Al momento non è previsto un rinnovo del protocollo anti Covid ma molto dipenderà dalla diffusione dei casi

Coronavirus, studenti in classe (foto d'archivio)

Coronavirus, studenti in classe (foto d'archivio)

Firenze, 4 agosro 2022 - Lo psicologo? "Dovrebbe diventare una figura professionale stabile in tutte le scuole". Non hanno dubbi i dirigenti scolastici, anche perché "con le limitazioni imposte dalla pandemia il disagio giovanile è cresciuto a dismisura". Ecco che proprio per cercare di invertire la rotta è stato siglato un protocollo d’intesa tra l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana e l’Ordine psicologi della Toscana per la promozione della cultura della salute e del benessere nell’ambiente scolastico.

Lo scopo? Portare avanti progetti di sostegno per gli studenti, ma anche per le loro famiglie ed i docenti, favorire "percorsi di crescita", fare "prevenzione e monitoraggio". Si tratta insomma di "ampliare e rafforzare gli spazi alla base dell’alleanza psico-educativa che esiste tra scuola e famiglia", si legge nella nota. Sarà prevista anche l’istituzione di una cabina di regia per coordinare programmi ed interventi. "Vogliamo essere a fianco delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e delle loro famiglie in una fase così difficile, che ormai da tempo ha richiesto loro grandi sacrifici e rinunce relazionali", dice Maria Antonietta Gulino, presidente degli psicologi.

"Questo protocollo vuole mettere a sistema un’azione funzionale alla situazione emergenziale che si è andata aggravando a causa della pandemia e fornire pertanto un sostegno tangibile alle persone coinvolte", le parole di Ernesto Pellecchia, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. "Un’ottima notizia - dice Ludovico Arte, dirigente dell’Itt Marco Polo -. Noi da dieci anni abbiamo un team di psicologi. Durante la pandemia ne abbiamo avuti anche venti. Più di 100 gli alunni da loro seguiti. C’è una grande richiesta. I problemi più diffusi? Attacchi d’ansia, disturbi alimentari, difficoltà ad accettare il proprio corpo, disagio rispetto alla consapevolezza della propria identità di genere". Le scuole che come il Marco Polo si sono dotate di psicologi con fondi propri organizzano sportelli, incontri nelle classi e perfino confronti con le famiglie. Gli psicologi formano anche gli alunni di quarta, che diventano tutor dei più piccoli.

Anche all’Iis Sassetti-Peruzzi gli psicologi sono una realtà da diversi anni. "E’ sempre più necessario per i ragazzi l’ascolto e il supporto da parte di chi ha le necessarie competenze" osserva il dirigente Osvaldo Di Cuffa

Intanto si comincia a pensare a come ripartirà la scuola a settembre. Il protocollo riguardo alle misure anti Covid scadrà alla fine di questo mese. Per ora, non si prevede un rinnovo. Al Ministero sono al lavoro per cercare di individuare le misure per il prossimo anno scolastico, ma tra la caduta del governo e la situazione pandemica, che può virare al m eglio (speriamo…) o anche al peggio in qualsiasi momento, non è sicuramente facile predisporre delle linee guida. "Attendiamo fiduciosi - allarga le braccia Claudio Gaudio della Cisl Scuola -. Speriamo che il virus allenti la presa, anche perché non abbiamo neanche più l’organico Covid. Mascherina? Ci auguriamo diventi un ricordo". Le ultime regole certe hanno riguardato la maturità e gli esami di terza media. In quei casi, è caduto l’obbligo di mascherina, che è stata solo raccomandata. Sarà così anche a settembre? Chissà.

 

 

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