
Un acero è stato piantato nel giardino della scuola media "Ippolito Nievo" di San Casciano, dedicato a Rossella Casini,...
Un acero è stato piantato nel giardino della scuola media "Ippolito Nievo" di San Casciano, dedicato a Rossella Casini, giovane studentessa fiorentina vittima della ‘ndrangheta nel 1981. Il sindaco Roberto Ciappi ha scoperto la targa commemorativa e nel farlo ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria e i valori di legalità. L’albero simboleggia la connessione tra la comunità e le aspirazioni dei giovani, rappresentando un impegno verso una società più giusta e sensibile alla legalità. Alla base della pianta, la targa ricorda Rossella, medaglia d’oro al valore civile, che fu assassinata mentre cercava di salvare il fidanzato dalle pressioni mafiose. La sua storia è un monito contro l’omertà e la violenza. La cerimonia ha visto la partecipazione di autorità locali, tra cui il sindaco Roberto Ciappi, gli assessori Francesco Volpe e Duccio Becattini, e la dirigente scolastica Michela Ragionieri, insieme ai rappresentanti di Libera nello specifico di alcuni membri del presidio Emanuela Loi di Sant’Andrea in Percussina. Questo evento segna il secondo passo di un progetto avviato l’anno precedente con la presentazione del libro di Sabrina Sezzani su Rossella Casini. Il sindaco Roberto Ciappi ha affermato che l’antimafia deve coinvolgere tutti, non solo le istituzioni, e che la cultura della legalità deve essere coltivata da ogni cittadino. La dirigente Ragionieri ha ribadito il ruolo cruciale della scuola nella formazione di cittadini consapevoli e attivi, pronti a lottare per un futuro migliore. I rappresentanti di Libera hanno enfatizzato l’importanza della conoscenza e della cultura nel contrastare la mafia, citando Antonino Caponnetto: "La mafia teme più la scuola della giustizia". L’iniziativa mira a far emergere una storia dimenticata, promuovendo valori di giustizia e responsabilità nella comunità.
Andrea Settefonti