PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Minorenne scappata da casa "Il suo telefono intercettato a Pisa"

Imen Bassou, 14 anni, manca dal 16 agosto scorso. La prefettura ha attivato la procedura per le sparizioni. La madre: "Non aveva mai fatto gesti simili, ho paura perché frequentava persone poco raccomandabili"

Imen Bassou

Imen Bassou

Firenze, 2 settembre 2023 – Si è allontanata di propria iniziativa, o almeno è quello che ha fatto intendere alla madre. Imen Bassou, 14 anni, di origini marocchine, manca da casa – zona Isolotto – dallo scorso 16 agosto. Più di due settimane avvolte nel mistero: la ragazza ha risposto alla madre – che già il 18 agosto aveva sporto denuncia ai carabinieri – con dei messaggio fino a cinque giorni fa, poi più il nulla. Sporadiche sono anche le risposte che ha mandato in tutto questo tempo alla amiche storiche, alle quali però sembrerebbe non aver mai confessato la sua posizione precisa. In prefettura, intanto, è stata attivata la procedura per le persone scomparse, ma per il momento non si hanno notizie della giovane. Le ricerche sono state difficili sin dall’inizio, in quanto la stessa 14enne ha da subito dato molte versione sulla storia del suo allontanamento. Senza mai rispondere alle domanda più banale: perché lo hai fatto?

Domanda che si pongono anche le forze dell’ordine, che nel frattempo sono riusciti ad agganciare il segnale del cellulare della ragazza a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa, a quasi sessanta chilometri da Firenze. La certezza che con il cellulare ci sia anche la ragazza, però, non c’è, in quanto la zona dove lo smartphone è stato collocato è molto estesa e caratterizzata da un bosco. I carabinieri continuano le ricerche della minorenne, anche se le piste al vaglio sono molto complesse da far convergere.

“Voglio solo che la mia bambina torni a casa", lamenta la madre Jemaà. "È uscita da casa quasi venti giorni fa e non sappiamo il motivo – continua –, adesso ho paura, anche perché frequentava persone che non mi piacevano e di cui non ci si poteva fidare".

Ad avvalorare la tesi sulle frequentazioni della ragazza, secondo le prime ricostruzioni, il bosco nel quale lo smartphone è stato collocato si tratterebbe di un luogo dedito allo spaccio e all’uso di stupefacenti. Ma è presto per trarre conclusioni affrettare. "Ogni tanto risponde a sua sorella – aggiunge la madre –, nell’ultimo messaggio ha scritto: ’sto bene fuori, ma non sto bene dentro’. Non so cosa pensare".

La madre della minorenne (in Italia dagli anni ’90), spiega anche che "mai aveva fatto una cosa simile, non si era mai comportata così". Insomma, sono tanti i punti bui in questa storia, e adesso tocca ai carabinieri cercare di ricostruire al meglio i contorni della vicenda e i motivi dell’allontanamento volontario (se così è) della minore. E forse, un punto di partenza possono essere proprio gli amici che Imen frequentava.

P .M.