Schmidt e la Liberazione: "Sono un antifascista e mi vergogno di quello che hanno fatto i tedeschi"

Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ribadisce il suo antifascismo in vista del 25 Aprile, sottolineando l'importanza di questa posizione e criticando chi lo accusa di ipocrisia.

"Da tedesco, anche se nato decenni dopo" la Seconda Guerra Mondiale, "mi vergogno delle cose che i tedeschi hanno fatto in Italia e in tutta Europa. Mi vergogno e per questo sono antifascista sin dall’inizio. E questo non cambierà mai". Eike Schmidt torna sulla questione alla vigilia del 25 Aprile. E, sentito da Controradio, lo fa con parole nette: "L’antifascismo è scritto nella Costituzione. E’ di tutti, non è divisivo e non dovrebbe esserlo", visto che il fascismo è stata "un’esperienza storica terribile. Io sono sempre stato antifascista. E non ho la destra-destra come compagni di viaggio". Immediata la replica del Pd: "Schmidt ci prende in giro. La sua ipocrisia è vergognosa: nelle liste di FdI a Firenze ci sono esponenti di Casapound".

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