
di Rossella Conte
FIRENZE
Con la fine del 2022 è scaduta a Firenze la concessione straordinaria di suolo pubblico per sedie e tavolini all’aperto. Se i dehors autorizzati dal Comune di Firenze, circa 800, potranno rimanere ancora due anni, ovvero il tempo necessario ai tavoli tecnici di Palazzo Vecchio e Soprintendenza di svolgere lo studio che dovrà portare a un nuovo regolamento, ora le concessioni straordinarie per i cosiddetti ‘tavolini covid’ (circa 650 lo scorso anno) sono sospese.
Una situazione maldigerita dai commercianti per i quali lo spazio esterno vale anche il 40% degli incassi. Per esempio, la Drogheria di largo Annigoni, ha due autorizzazioni, una invernale di 28 mq e una estiva di 45 mq, e con la pandemia ha usufruito di quella straordinaria per un ulteriore spazio di 20mq sui quali oggi, il titolare Fabio Ruscigno, non può più contare. "Per noi sarebbe importantissimo riaverli, con l’emergenza sanitaria sono cambiate le abitudini, tante persone preferiscono mangiare o bere all’esterno – sottolinea -. Alla fine del mese, i 20metri quadrati valgono tra il 30 e il 40% del fatturato".
Sul caso interviene Franco Marinoni, direttore generale Confcommercio Toscana: "Quella dei tavolini all’aperto non è una richiesta degli operatori, ma della gente. La pandemia ha cambiato profondamente le abitudini dei consumatori: oggi se il tempo lo consente si preferisce consumare all’aperto, molto più del passato. E i tavolini e le sedie fuori, certamente superando gli eccessi dell’immediato post-pandemia, che siamo i primi a deprecare, sono una necessità, non un optional". Poi Marinoni insiste: "Perché non si può non considerare che il mondo è cambiato e tornare come niente fosse al pre-pandemia. La città piena di turisti senza la possibilità di accoglierli a dovere è un delitto, per l’immagine e la reputazione di Firenze e per i bilanci delle nostre imprese, prostrate da due anni di i attività e conseguenti esposizioni bancarie. Urge un progetto serio, nel rispetto di decoro, estetica e sicurezza".
Per Ludovica Santedicola, titolare di Zeffirelli’s Tea Room Bar&Restaurant in piazza San Firenze, il rinnovo dei tavolini covid è vitale. "In questo momento – non usa mezzi termini – con la corte esterna inutilizzabile e una saletta interna poco spaziosa, avere la concessione dei tavolini sulla piazza è fondamentale per sopravvivere". Con la pandemia, il Comune aveva autorizzato al bar-ristorante un perimetro di dodici metri per quattro "proprio nello spazio del complesso di San Firenze, quindi in un punto dove non saremmo di intralcio a nessuno, né ai pedoni e né alle auto visto che non ci passano" aggiunge. Daniela Boni, titolare della Trattoria San Lorenzo, è chiara: "È difficile pensare di essere tornati ai tempi pre-pandemia – , sono i clienti stessi che ci chiedono di consumare all’esterno nel pieno rispetto delle regole e dei residenti".