Scale mobili, promosse con cautela L’idea piace: "Ma sia rispettosa"

"Sarebbe più comodo arrivare in cima". Dubbi per la crisi energetica in corso e i futuri costi

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Un dibattito sempre più vivace sta prendendo vita tra le istituzioni della città e della regione per la questione delle scale mobili per raggiungere le cime della città, ovvero il piazzale Michelangelo, il forte Belvedere e il giardino Bardini, con una rinata sinergia tra il sindaco Nardella e il Presidente della giunta Giani, concordi sulla assoluta necessità della realizzazione dell’opera.

In questa discussione, che sembra non rovare troppi oppositori, abbiamo pensato di sentire l’opinione dei maggiori beneficiari, cioè i turisti che sono tornati in massa in città, con la pandemia da Covid 19 sotto controllo. Li abbiamo incontrati in più punti dell’ipotetico tragitto, soprattutto a ridosso del Piazzale, luogo molto gettonato da costoro, oltre ad essere il più noto dei tre.

Gareth, giovane studente dagli Stati Uniti, dell’Alabama, dice che come idea sembra grandiosa, ma considerando il grande valore artistico e storico di questi luoghi, forse andrebbe preservata la tradizionale salita per via della scalinata. D’altronde è da secoli chequesti luoghi sono raggiunti a piedi, cambiare toglierebbe gusto alla visita.

Angela è concorde col progetto per facilitare la salita a chi ha difficoltà nella salita, che magari salta la tappa delle colline fiorentine, accontentandosi del centro storico, ma allo stesso tempo pensa che ci possa essere il pericolo di inficiare il paesaggio col tono eccessivamente artificioso e “bruttino”delle ipotetiche scale mobili, mentre l’amica Caterina è per dare la possibilità a tutti di visitare le cime della città.

Harry ritiene superfluo il progetto poiché toglierebbe l’aspetto originale del percorso, lo priverebbe dello “spirito” e del fascino che attualmente lo contraddistingue. Inoltre, ci sono molte strade che portano al piazzale, non per forza per mezzo delle scale.

Hanka, in vacanza con i figli dalla Germania, ritiene che potrebbe essere ottimo per le persone non deambulanti, ma ci sono già così tanti modi diversi per raggiungere il piazzale, dalla macchina, al bus alle biciclette, oltre ai taxi, che in realtà come progetto sembra inutile.

Andrea teme che il progetto possa impattare sul paesaggio e che quindi andrebbe studiato con molta cautela, però per i disabili sarebbe buono.

La signora Margherita ritiene che le scale darebbero molta più comodità alle persone, soprattutto per chi soffre di patologie articolari come lei stessa, ma rischierebbero di deteriorare il panorama pittoresco.

Gianluca dalla Lombardia si chiede se l’idea sia compatibile col periodo storico che stiamo vivendo: "Se il Premier ci chiede di spegnere i condizionatori, perché dovremmo investire denaro pubblico per una semplice salita? Le scale mobili comporterebbero un enorme spreco energetico, considerando i costi attuali, non pare il momento".

Insomma, quasi tutti i turisti intervistati, italiani e non, mostrano entusiasmo e cautele paesaggistiche, con qualcuno seriamente preoccupato per l’eventuale dispendio energetico.

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