Autista di bus di professione, cicloturista per passione. È la storia di Dimitri Pierattini, 56 anni, di Lastra a Signa, che solo pochi anni fa, nel 2016, ha scoperto l’amore per la mountain bike. Ha iniziato dalla Toscana, con una serie di percorsi sull’Appennino, per poi approdare sulle Alpi. Questa estate, l’ultima impresa: un percorso da Aosta a Imperia in dodici giorni e varie tappe, sulle due ruote.
"I primi anni viaggiavo insieme adamici – spiega – ma poi ho voluto sperimentare percorsi più complessi . Gli ultimi viaggi li ho fatti da solo, incluso quello di questa estate. Ho bisogno dei miei tempi, anche perché utilizzo i percorsi anche per dedicarmi a un’altra passione: quella per il drone, con foto e video dall’alto". Arrivato in treno ad Aosta, Dimitri ha poi iniziato la sua impresa dal Monte Bianco, per poi toccare il Gran Paradiso, Nivolet, il Colle dell’Assietta, Valle Argentera, la strada dei Cannoni, l’altopiano della Gardetta e la via del Sale. "Per ottimizzare il peso ho evitato l’attrezzatura da campeggio – spiega – così come il vettovagliamento, fermandomi in ostelli, rifugi e hotel. La massima altitudine raggiunta è stata di oltre 2.900 metri e ho attraversato anche alcuni nevai". Avendo con sé l’inseparabile drone, Dimitri è riuscito a immortalare vari momenti del viaggio che saranno raccontati nei prossimi mesi sul suo canale YouTube "DimiTrial". Infine ha percorso tutto il tragitto indossando la maglia di Radio Toscana e raccontando in diretta varie tappe agli ascoltatori. "In tutto ho percorso 800 km – racconta ancora – È stata un’altra esperienza bellissima, che si aggiunge a quelle portate a termine negli anni passati e che ho raccontato anche in un libro pubblicato nel 2023, dal titolo "Sulla cresta della terra. Tre viaggi avventura in bici sulla dorsale appenninica". Penso, a breve, di dedicarmi a una nuova pubblicazione".
E Dimitri ha già in mente anche nuovi viaggi. "Il mio sogno sarebbe il giro del mondo sulle due ruote, ma serve tempo – spiega – al momento dedico ai viaggi in mountain bike solo 10-12 giorni l’anno, in modo da non togliere troppo tempo alle vacanze con mia moglie, che comunque ha sempre appoggiato questa mia passione. In futuro, chissà… magari dopo la pensione riuscirò a programmare anche qualche viaggio più lungo".