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Sax e clarinetto con tre eccellenze della classica
Quasi un ritorno alle origini per Francesco Darmanin, clarinettista e compositore non ancora trentenne che si sta imponendo tra le eccellenze della classica italiana. Domani e lunedì 6 maggio (ore 21), nelle vesti di solista, ritroverà l’Orchestra da Camera Fiorentina – suo trampolino di lancio – nel doppio concerto all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte. Vincitore di prestigiosi concorsi, Darmanin collabora con l’Orchestra giovanile italiana, l’Orchestra dell’Accademia alla Scala e l’Orchestra da Camera Fiorentina. Attivo nel campo della musica contemporanea, è membro dell’Ensemble degli Intrigati e di recente si è aggiudicato il primo concorso internazionale di composizione al Festival dei Cammini.
Al fianco di Darmanin altri due giovani talenti: il sassofonista Silvio Rossomando e il direttore Alessio Casinovi. Darmanin si esibirà nel ’Concertino per clarinetto e orchestra op. 48’ di Ferruccio Busoni, brano intriso di lirismo e legato ai canoni del neoclassicismo, ma con un linguaggio atipico e mai scontato. Armonie classiche, romantiche e temi della tradizione russa segnano invece il ’Concerto in mi bemolle maggiore per sassofono e archi’ di Alexander Glazunov, solista Silvio Rossomando al sassofono. A seguire la ’Sinfonia n. 29 in la maggiore K. 201’ di Wolfgang Amadeus Mozart: architettura elaborata, pervasa da uno spirito leggiadro in cui spiccano i singoli strumenti. In apertura delle serate il brano ’Ostinato per archi’ del fiorentino Alberto Giglioni.