Sanità, sos montagna "Ci servono medici"

L’appello di Tommaso Triberti, sindaco di Marradi: "Tutelare i territori più fragili. Faremo di tutto per impedire tagli ai servizi del 118 e della guardia medica"

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di Paolo Guidotti

Le difficoltà della sanità, a cominciare dal reperimento dei medici di famiglia, nei territori montani stanno diventando drammatiche. Sulla situazione della sanità a Marradi parla il sindaco Tommaso Triberti.

Quello dei medici è un bel problema...

"Da tempo se ne parla ma la politica nazionale ha prodotto poco. Penso al numero chiuso delle università e al numero limitato delle borse di specializzazione, oppure perché non si sono presi i soldi del Mes per il personale? Da da tempo lavoriamo con Regione e Asl sulle necessità e aspettiamo di vedere quante domande saranno presentate in risposta ai bandi aperti. A Marradi e Palazzuolo abbiamo due medici in totale e il rischio è che diminuiscano ancora. Si devono trovare soluzioni perché i territori più fragili sono quelli che pagheranno le maggiori conseguenze".

Proposte per l’immediato?

"Prevedere deroghe straordinarie per assunzioni e trasferimento di medici di famiglia anche da altre regioni, i confini amministrativi non possono essere muri. Si può pensare a un incentivo economico a livello regionale o nazionale. Durante la pandemia abbiamo avuto modelli efficaci per far fronte alle necessità con elasticità, con le equipe territoriali: riutilizziamole".

Sembra ci sia il rischio che anche in montagna vengano riviste, con tagli, le situazioni del 118 e della guardia medica…

"Siamo in attesa della delibera regionale di riorganizzazione che dovrebbe tenere conto dei territori interni e non prevedere riduzioni. Abbiamo ribadito all’assessore Bezzini, assieme a Società della Salute e Asl, che soluzioni diverse sarebbero un grave errore e faremo di tutto per scongiurare questo rischio".

Sanità a Marradi non è solo carenza di medici. Negli ultimi anni la Regione ha finanziato progetti per l’Rsa Villa Ersilia e l’ex ospedale San Francesco, i lavori però non sono ancora partiti...

"Sul San Francesco in questi anni si è definita la progettazione purtroppo con troppi ritardi dovuti anche a eccessiva burocrazia. Ora questa fase è terminata e visto che le risorse ci sono abbiamo chiesto l’impegno, direttamente al presidente Giani, di andare a gara entro la primavera. Per Villa Ersilia la progettazione procede. C’è qualche criticità come i letti sanitari, ma si sta lavorando a soluzioni alternative in attesa dell’ampliamento che prevederà più posti letto, un centro diurno e altre novità".

Quali dunque le prospettive future?

"Presenteremo a breve, grazie al lavoro di SdS e Asl, nuovi servizi per la terza età, anziani fragili e cronici, e faremo di tutto per mantenere i servizi esistenti. Lotteremo per il nostro territorio ma la politica deve fare delle scelte e tutelare le zone più fragili in modo strutturale. Altrimenti vivremo sempre da precari".

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