Sanità, allarme-tagli. Personale diminuito di duecento unità

La denuncia del sindacato: "È nei piani triennali approvati". Ripercussioni su pazienti, qualità del servizio e lavoratori .

Sanità, allarme-tagli. Personale diminuito di duecento unità

Sanità, allarme-tagli. Personale diminuito di duecento unità

Nuovo allarme tagli del personale nella sanità fiorentina: secondo la Fp Cgil alla fine di questo 2024 le principali strutture sanitarie della città perderanno ben 200 persone tra infermieri, operatori socio sanitari, amministrativi, tecnici, fisioterapisti e altri professionisti al servizio della sanità. Sono dati preoccupanti, dicono dal sindacato, ma che emergono dai pieni triennali del fabbisogno del personale già approvati dalla Usl Toscana Centro, dall’Aou Careggi e dall’Ispro. Secondo la Cgil anche il piano per il prossimo triennio del Meyer prevede riduzioni importanti, ma ancora non è stato approvato ufficialmente. La sanità fiorentina, ricordano dalla funzione pubblica del sindacato, resta ancora una delle migliori in Italia, ma anch’essa fatica "a dare sempre risposte tempestive. I tempi di accesso al sistema sanitario si allungano sempre di più" con lunghe liste di attesa. Un ulteriore taglio del personale non potrà che "indebolire ulteriormente i servizi sanitari pubblici e aprire le porte alla sanità privata, pronta a intercettare la domanda di salute dei cittadini. Un’ingiustizia che farà aumentare il divario tra chi può permettersi di pagarsi le cure, chi no". Tutta colpa, spiega la Cgil, del blocco nazionale delle assunzioni e del vincolo della riduzione del personale imposto dal Governo, che costringe dunque le aziende sanitarie a dare sforbiciate ai suoi lavoratori. Lo faranno "non rinnovando il personale a tempo determinato o il personale assunto tramite contratti di somministrazione". Eppure solo grazie all’apporto di queste persone "in questi anni son state garantite con professionalità e dedizione le cure ai cittadini". In altri casi, denuncia ancora la Cgil, "le aziende sanitarie e ospedaliere per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei costi sul personale diminuiranno anche coloro che hanno contratti a tempo indeterminato non garantendo il turn over". Tutto questo, sottolineano dal sindacato, avrà ripercussioni non solo su chi resta a casa, ma anche su chi rimane in corsia, aumentando i carichi di lavoro e diminuendo la qualità del servizi.

Manuela Plastina