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Sanguineti rivoluziona Dante Beatrice e le scrittrici silenziate in un evento alla Libreria Brac

"Donne che scrivono e donne silenziate". Giovedì 12 gennaio alle 19 alla Libreria Brac, via de’ Vagellai 18 r, si svolgerà l’incontro che vedrà protagonisti Federico Sanguineti e Rosaria Lo Russo, in dialogo sul libro "Per una nuova storia letteraria italiana", edito da Argo. Seguirà la performance “Con Dante e con Beatrice“.

"Per una nuova storia letteraria italiana" di Federico Sanguineti propone l’assunzione di un nuovo canone. Una storia letteraria nutrita dal pensiero della differenza, dai nomi noti Irigaray e Lussu alle pensatrici straniere non ancora tradotte in Italia, prima fra tutte Dale Spender, autrice del fondamentale saggio Invisible Women, the schooling scandal (Donne invisibili, lo scandalo scolastico), appunto ancora inedito in Italia.

Con acribia filologica e impostazione dialettica Sanguineti richiama innanzitutto l’attenzione su grandi autrici quali Cristina da Pizzano e Laura Cereta (le sue Collected letters of a Renaissance feminist, pubblicate nel 1997 dalla University of Chicago Press, sono ancora inedite in Italia), quindi rilegge Dante, Boccaccio, l’Umanesimo-Rinascimento, Tasso, fino al Novecento di Gadda e Ottieri, analizzandoli soprattutto alla luce del loro rapporto con le donne e il patriarcato. Infine, Sanguineti indica una serie di possibili percorsi di ricerca per scrivere la nuova storia letteraria indispensabile per il secolo nuovo che stiamo vivendo.

La performance, invece, parte dal testo teatrale Paradiso con Dante e Beatrice e nasce da un suggerimento volto a Moni Ovadia dal filologo dantista Sanguineti: quello di parlare di Dante non in maniera dotta o intellettuale e di volgere lo sguardo a qualcosa d’inedito; non all’Inferno, ma al meno frequentato Paradiso e in particolare a Beatrice, una delle figure femminili più celebri della letteratura e poesia mondiali, la donna che prende il posto di Virgilio e guida Dante verso la Verità e la Luce. Paradiso con Dante e Beatrice offre una lettura di Dante alla luce di dieci studiose: Hannah Arendt, Enrichetta Buchli, Adriana Cavarero, Teresa De Lauretis, Joan Ferrante, Carol Gilligan, Luce Irigaray, Maria Caterina Jacobelli, Joyce Lussu e Paule Salomon.