La necessità di tutelare l’identità e la memoria del complesso di San Salvi mantenendo la sua connotazione pubblica. Pensare alla cultura, al co-housing intergenerazionale. Al verde perché il parco di quell’area è un importante polmone verde per Firenze.
Tutti questi input arrivano dai cittadini, all’interno del percorso di partecipazione ‘Entriamo a San Salvi’ che ha affiancato il progetto di rigenerazione urbana presentato dal Comune per la riqualificazione delle palazzine 33, 34, 35 e 37 del complesso.
Il progetto è stato finanziato tramite i fondi Fesr-Fse+ 2021-2027, per un ammontare complessivo di 10 milioni di euro di cui il 20% finanziato dal Comune di Firenze: la progettazione partirà ora, poi nel 2026 al via i lavori per circa due anni. Tra gli obiettivi, si spiega dal Comune, la creazione di un itinerario turistico alternativo al centro storico e la sperimentazione di una coabitazione tra generazioni diverse.
Sul tema del verde è emersa la volontà di sottoscrivere uno statuto di San Salvi come parco pubblico per raccogliere le esigenze di tutti e ritrovare il suo ruolo di quartiere-giardino-parco. La Tinaia ha manifestato interesse per un ulteriore spazio (oltre a quello già assegnato di centro diurno per la salute mentale), da destinare a attività espositiva-museale.
Nel presentare la San Salvi del futuro non sono mancati anche altri spunti, in particolare di Claudio D’Ascoli dei Chille de la Balanza: "La direzione è giusta con le abitazioni e spazio per i giovani – ha detto –. Ci sono però due cose urgenti, che mancano: il primo è la piazza, a San Salvi può venir fuori una piazza in modo semplice. E il restauro del cinema-teatro".
Molto soddisfatto il presidente della Regione Eugenio Giani, che ha voluto essere presente alla presentazione a Palazzo Vecchio con la capo di gabinetto Cristina Manetti: "La scelta di mantenere pubblico il complesso di San Salvi, e quindi di realizzare opere pubbliche in quell’area, è una scelta fatta come Regione Toscana tre anni fa e che oggi porta i suoi frutti - ha affermato Giani -. Innanzitutto con la palestra, che fra pochi mesi vedrà la luce, e poi con i vecchi padiglioni che saranno oggetto di una rigenerazione urbana per portare funzioni di housing sociale e residenze per studenti. Dobbiamo poi ristrutturare il parco, realizzando anche le piazze e i percorsi che consentiranno di vivere questo polmone verde: ma penso anche alla ristrutturazione del teatro".
"Un percorso davvero partecipato che si è svolto in quattro incontri all’interno dell’area, consentendo di visitare le palazzine interessate dal progetto di riqualificazione urbana", hanno sottolineato la vicesindaca e assessora alla Partecipazione Alessia Bettini e l’assessora a Educazione e welfare Sara Funaro.
Niccolò Gramigni