San Pierino, risse e droga: "Noi fiorentini dimenticati"

Alcol, botte e caos fino all’alba. Intorno all’arco gli abitanti sono esasperati " La zona è una latrina, faremo causa al comune come è successo a Torino"

Movida molesta in strada

Movida molesta in strada

Firenze, 29 novembre 2022 - ​Non è la solita guerra infinita tra chi vuole "divertirsi" e chi invece dormire. Lo dice a chiare lettere Patrizia Asproni, ex presidente della Fondazione Museo Marino Marini, che da 40 anni vive in Sant’Ambrogio e ora è una delle ultime residenti di San Pierino, un fazzoletto fuorilegge dove periodicamente, e soprattutto la notte, le regole si dettano a suon di sputi per terra e ceffoni.

«Io non voglio una città morta ma bisogna fare urgentemente qualcosa. Noi non viviamo più: la maggior parte dei fiorentini sono scappati e senza il controllo sociale queste strade sono diventate terra di nessuno".

Le notti dipinte da Patrizia e da tanti altri abitanti fanno rabbrividire: minorenni stesi per terra per aver bevuto troppo, turisti poco educati che si piantano fino all’alba sotto le finestre, urina e vomito ovunque, droga che circola indisturbata.

«L’intero isolato – prosegue Simone Ferri, un altro abitante – è diventato una latrina". Una situazione insostenibile che ha spinto gli abitanti a organizzarsi per una battaglia legale contro il Comune. "Un po’ come hanno fatto a Torino – aggiunge Ferri -, gli abitanti hanno vinto e il Comune è stato condannato al risarcimento per non aver fatto abbastanza per attenuare i rumori. Crediamo che anche a Firenze ci siano i presupposti per procedere in questa direzione. Prenderemo contatti con gli avvocati piemontesi".

Anche perché, dicono gli abitanti, tutti sanno ma nessuno interviene: "Tanti di noi inviano segnalazioni ma non serve a nulla – dice Asproni -. Firenze si sta svuotando. Ci sono molte case vacanza e noi residenti rimasti siamo diventati un po’ come comparse nella nostra città".

Solo in agosto sono stati denunciati un gruppo di giovani che ha mostrato coltelli e machete nella zona dell’arco di San Pierino postando poi un video sui social con le lame. Il 23 luglio sempre il quartiere sarebbe stato peraltro teatro di una violenta rissa tra due gruppi di stranieri armati di bastoni e coltelli.

«Da allora è cambiato poco" dice Ferri. Eby Mozafari, titolare di Eby’s: "Serve più attenzione. Stiamo cercando di ricreare una specie di presidio sociale e abbiamo messo un tavolino che lasceremo vuoto per tutti i residenti che vogliono fermarsi".

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