San Paolino La chiesa in trappola Il cantiere senza fine della piazza

Nell’area si prospettano altri otto mesi di lavori per realizzare le residenze degli artisti. Il rione in rivolta

Altri mesi di forti disagi e chiusure si prospettano per l’appena restaurata Piazza San Paolino e vie limitrofe: per residenti ed esercenti saranno mesi neri. Non solo la piazza, riaperta appena un anno fa dopo una lunga chiusura, è invasa di nuovo dal brutto cantiere-deposito connesso alla realizzazione delle residenze per artisti di via Palazzuolo 8; ma chi abita e lavora in questo angolo del rione di Santa Maria Novella si troverà pure via Palazzuolo chiusa nuovamente al transito per otto mesi, a partire dal 30 gennaio.

Lo denuncia il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai: "Tutta la piazza è stata già bloccata almeno da maggio 2021 fino a febbraio 2022. I materiali dei cantieri erano mal organizzati, non si riusciva neanche a entrare in chiesa. A Natale 2021, aiutai io stesso don Antonino a creare uno spazio per far accedere i fedeli. Finiti i lavori, sembrava tutto risolto nel migliore dei modi: era stata riqualificata la strada, ne aveva beneficiato l’intera zona".

"Poco dopo, quest’estate, hanno montato un nuovo cantiere per accatastare materiali e macchinari, tra l’altro sul lastricato appena inaugurato. È inaccettabile non aver trovato un’alternativa al posto della piazza con ulteriore limitazione di accessibilità alla chiesa e alle attività commerciali, a cominciare dal nuovo albergo che si ritrova i tavolini vista cantiere. Non potevano quantomeno programmare questo intervento insieme al precedente?", domanda Cellai.

"Nei mesi della riqualificazione della piazza, la strada è già stata chiusa, e in via del Porcellana era stato istituito il divieto di sosta per far passere i camion – continua – Giovedì è arrivata la nuova ordinanza: dal 30 gennaio al 2 ottobre chiude di nuovo via Palazzuolo da via dei Fossi a via del Porcellana". "Noi che viviamo con un parcheggio come facciamo? – prende la parola Elena Bernardini, titolare dell’International Garage – Ci perdiamo tutto il lavoro dell’alta stagione, tra pandemia e cantieri, per il quarto anno consecutivo, è la sesta volta che chiudono la strada in questi anni e sempre nel periodo estivo in cui abbiamo più lavoro".

"Almeno, visto che si dovrà fare tutto un altro giro per arrivare al garage, questa volta sposteranno il cartello di indicazioni che paghiamo? Chi sovrintende, controlli! – dice la garagista – Se non mi arrivano le macchine, non so come pagare le spese. Non contesto che debbano essere fatti i lavori, ma mi devono mettere nelle condizioni di poter lavorare. Nel maggio della pandemia il comune ci chiese per un mese il parcheggio gratis per i residenti per rivitalizzare il centro e lo concedemmo perché vogliamo bene a Firenze. Ma come funziona? Io vengo incontro a te e te non vieni incontro a me? Sull’ordinanza poi c’è scritto che il cantiere avrebbe dovuto far sapere con congruo anticipo: il permesso c’era dal 16 gennaio e a me lo hanno fatto sapere il 26".

Carlo Casini

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