San Lorenzo, ancora violenza Lo sconcerto dei commercianti "Ha preso a sprangate il rivale"

L’aggressione poco prima delle 6. Sangue all’ingresso del Caffè ’Le Rose’ di piazza dell’Unità "Sono anni che denunciamo l’illegalità diffusa. Che cos’altro dobbiamo fare e aspettarci?".

Quando Aldo Cursano, il titolare del Caffè Le Rose di piazza dell’Unità, è arrivato al suo locale, quasi non credeva ai propri occhi: sui marciapiedi che costeggiano via Sant’Antonino e che da piazza dell’Unità conducono in via dell’Ariento sangue ovunque. Quindi la presa di coscienza è stata immediata: nella notte se le sono date di santa ragione. Ancora una lite nel cuore di San Lorenzo verso le 6 del mattino. Un episodio descritto nei minimi particolari da alcuni testimoni: "Abbiamo sentito un tonfo, poi le urla. A un certo punto abbiamo visto un uomo che prendeva a sprangate il suo rivale. Nonostante fosse già a terra". Scene da Far West in pieno centro storico. Non di notte ma alle 6 del mattino con i primi bar che stavano aprendo. Le grida e le minacce hanno buttato giù dal letto gli ultimi residenti. "Erano all’incirca le 6 e stavo passando di lì quando ho visto una pozza di sangue e un uomo a terra. Contemporaneamente sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza": racconta un barman del quartiere.

I resti del parapiglia la mattina erano sotto gli occhi di tutti. Sulle pareti dell’ex Hotel City di via Sant’Antonino, chiuso subito dopo la morte del titolare che tra l’altro per anni si è battuto contro il degrado della zona, ma anche per terra, lungo il marciapiedi. In tanti, sia fiorentini che turisti, si sono fermati davanti alle tracce di sangue, altri inorriditi hanno tirato dritto.

"Da anni stiamo denunciando il sopravvento dell’illegalità e nessuno ci ha ascoltati. Cos’altro dobbiamo aspettare? Ora dalle istituzioni pretendiamo risposte" non usa giri di parole Aldo Cursano, portavoce delle botteghe storiche e presidente di Confcommercio Firenze. Angelo Ortis, titolare del bar H9 di via dell’Ariento, era passato di lì poco prima. Lui non è affatto sorpreso: "A Firenze come in tutte le grandi città italiane stiamo assistendo a un’escalation di violenza senza precedenti. Episodi del genere sono inaccettabili". E’ dello stesso parere Alessandro Amorini, titolare di un negozio di pelletteria in via Sant’Antonino: "C’era da aspettarselo - dice -. Pensano di poter fare quello che gli pare, io una volta sono stato anche minacciato con coltello". Sul caso interviene Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale: "Albergatori e commercianti, terrorizzati, sono stati costretti a chiudersi dentro ai loro locali. Ci rendiamo conto?".

Rossella Conte

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