
L’Amministrazione comunale di Calenzano ha voluto assegnare un riconoscimento al maresciallo Matteo Muru
di Sandra NistriUn grande grazie per il coraggio dimostrato e un grazie altrettanto grande per il presidio, quotidiano, sul territorio dell’Arma. Ieri pomeriggio, nella Sala consiliare Nilde Iotti del palazzo comunale, l’Amministrazione comunale di Calenzano ha voluto assegnare un riconoscimento al maresciallo Matteo Muru della locale stazione dei Carabinieri che, lo scorso 11 giugno, aveva salvato la vita ad una bambina di sei anni che si era arrampicata sul tetto al sesto piano di un condominio e rischiava di cadere. La targa di encomio è stata consegnata al giovane militare dal sindaco Giuseppe Carovani che si è poi rivolto allo stesso ‘maresciallo eroe’ e al comandante della stazione calenzanese Stefano Adrubali: "Con questo encomio – ha spiegato il primo cittadino - vogliamo riconoscere la vostra missione di essere al servizio della comunità e riteniamo doveroso sottolinearlo e ringraziarvi per quello che fate quotidianamente. Abbiamo modo di collaborare costantemente con il personale della stazione dell’Arma anche insieme alla Polizia municipale per far sì che il nostro territorio sia un territorio con standard alti di qualità della vita e di sicurezza adeguati".
Il comandante Asdrubali ha poi ringraziato il sindaco ripercorrendo poi l’episodio, per fortuna conclusosi felicemente, del salvataggio della piccola: "Essere lì presenti sul posto – ha spiegato - è stato fondamentale e nel momento in cui abbiamo visto la bambina siamo intervenuti. Il maresciallo non si è preoccupato del pericolo ed ha agito. Ci fa molto piacere questo riconoscimento da parte dell’Amministrazione comunale al nostro operato che interpretiamo come vicinanza alla popolazione e al territorio, che ci sta a cuore".
Emozionato il diretto protagonista del recupero della piccola, il maresciallo Muru: "Siamo stati attivati dalla centrale – ha raccontato - per una bambina a casa della nonna che non si trovava. A quel punto abbiamo fatto un sopralluogo, abbiamo chiesto informazioni sui luoghi frequentati e fatto ricerche nelle zone limitrofe. Con il comandante ci siamo accorti poi della bambina sul tetto vicino al cornicione, siamo corsi per soccorrere la piccola e siamo andati al sesto piano. Il Comandante faceva sicurezza sul balcone al sesto piano e io sono riuscito a raggiungere la bambina. L’ho salutata e ho parlato con lei per farle mantenere la calma, la bambina mi ha dato la mano e l’ho portata in sicurezza e l’abbiamo riconsegnata ai genitori". Un lieto fine per cui un encomio è davvero più che doveroso.